Sono di più le cose da non fare. Il morso di vipera è un evento raro, almeno in Calabria. La specie che prendo in considerazione è la vipera comune, Vipera aspis, una specie ben diffusa su tutto il territorio italiano, fatta eccezione per la Sardegna. Tenete conto che le semplici cose da NON FARE possono essere applicate anche ad altre specie.
La vipera comune è un Rettile, con corpo ricoperto da squame e a sangue freddo, cioè non riesce a mantenere costante la sua temperatura corporea e, per riscaldarsi, deve posizionarsi in luoghi ben soleggiati. Appartiene alla famiglia dei Viperidi: testa appiattita, spigolosa, a forma di V, iride ellittica (come i gatti) e corpo non tanto lungo, ma massiccio. Il suo cibo preferito sono i topolini.
I suoi denti sono veleniferi, ma ne possiede anche di riserva che vengono utilizzati nel caso in cui i primi si danneggino: una vipera senza denti veleniferi morirebbe perché non sarebbe più in grado di procurarsi il cibo.
Ecco cosa NON FARE:
– non disinfettare con alcol perché è un vasodilatatore, ovvero dilata i vasi sanguigni in modo da facilitare il passaggio del veleno nel circolo sanguigno;
– non incidere la ferita perché, così facendo, si permette al veleno di avanzare.
Cosa BISOGNA FARE:
– se si viene morsi ad un arto bisogna fasciarlo come se fosse fratturato in modo da minimizzare i movimenti dell’arto stesso (limitando i movimenti si limita il passaggio del veleno);
– la cosa più intelligente sarebbe di portarsi dietro un “ecobyte system”, cioè uno strumento che rompe il campo elettrico che compone la struttura della proteina presente nel veleno.
[…] al gruppo dei Colubridi, serpenti non velenosi, per distinguerli dai Viperidi (per esempio la vipera comune) con tutta una serie di serpenti […]
mi dite se quella nella foto è una vipera? Coem vi allego la foto?
Ciao Pietro,
sono l’amministratore del sito Alessio Taverniti.
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Buona giornata.
Alessio