Le specie di squali più comuni nel mar Mediterraneo sono due: lo squalo notidano e la verdesca. Il primo è l’Hexanchus griseus, conosciuto come notidano grigio o capopiatto o squalo vacca: è un Hexanchiforme dotato di 6 paia di fessure branchiali che descrivono la primitività di questa specie.
Primitività? Perché? Gli scienziati ritengono che gli squali abbiano subito una riduzione del numero di fessure branchiali nel corso della loro evoluzione e le specie che ne possiedono 6 o 7 paia risultano primitive rispetto alle altre, che sono provviste di 5 paia.
La verdesca, Prionace glauca, meglio conosciuta come squalo azzurro è inclusa nell’ordine dei Carcharhiniformi che sono dotati di una membrana nittitante, ossia una lamina biancastra che ricopre e protegge gli occhi durante le ultime fasi di un’azione predatoria. I Carcharhiniformi sono predatori eurifagi, con un ampio spettro alimentare, ovvero “mangiano quasi tutto” e vengono considerati i più pericolosi.
hai ragione, ma in parte
solamente il 10 % delle specie di squalo risulta pericolosa per l’uomo…inoltre, le specie pericolose attaccano l’uomo sempre per errore in quanto non rientra nella lista delle sue prede preferite