Impollinazione: evento fondamentale per la continuazione della specie.
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L’impollinazione è un processo di vitale importanza per la sopravvivenza delle specie vegetali, anche se non ci va tanto a genio. Tanti sono allergici al polline. E soffriamo con l’inizio della primavera. L’impollinazione, però, avviene anche in altre stagioni, ma la maggior parte delle piante disperde il suo polline in primavera.

Vediamo di chiarire le idee riguardanti il polline: rappresenta il gamete maschile, mentre, la cellula uovo quello femminile. Nelle specie erbacee, con fiore, il polline si sviluppa nell’antera, una struttura posta all’apice di un filamento all’interno del fiore. La cellula uovo si forma a partire dall’ovario, situato sempre nel fiore. Una volta giunti a maturazione, il polline deve raggiungere la cellula uovo e fecondarla per formare lo zigote, il quale svilupperà il seme e il frutto. Ecco, l’impollinazione è il fenomeno di incontro tra polline e cellula uovo.

Esistono diverse tipologie di impollinazione:

– zoofilia = gli animaletti visitano i fiori e, terminata la visita, lasciano il fiore portandosi dietro involontariamente il polline (insetti, uccelli, mammiferi);

– anemofilia = impollinazione favorita dal vento;

– idrofilia = qui è favorita dall’azione dell’acqua.

Attenzione. Esiste un fattore determinante nel processo di impollinazione: bisogna impedire che germini il polline di una specie che va a finire sul fiore di una pianta della stessa specie.

Se il polline va a finire sul fiore della specie di uno stesso individuo si parla di autoimpollinazione; se proviene da una specie diversa ci si riferisce al termine impollinazione incrociata.

I maggiori impollinatori sono gli insetti. Ora nei campi è colmo di specie impollinatrici, soprattutto api.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger presso Search On Media Group. Fondatore di questo blog.

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