La barriera corallina: un universo da esplorare
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Sfido chiunque a non immaginare il mondo della barriera corallina come un universo fatato senza limiti e ricco di vita sommersa. La barriera corallina non ha eguali in fascino. Un paradiso vero e proprio che contiene una biodiversità senza paragone: la maggior parte delle specie marine vive qui.Alla base della struttura e della vita di una barriera corallina ci sono i coralli: appartengono allo stesso raggruppamento delle meduse e delle anemoni (Cnidaria) e sono invertebrati marini sessili, cioè che vivono sul fondale privi di movimento. Hanno un apparato scheletrico costituito da carbonato di calcio, vivono in stretta armonia l’uno con l’altro (anche se talvolta possono nascere degli scontri tra coralli).

Ogni singolo individuo prende il nome di polipo (e non polpo: quello è un’altra cosa), si riproduce tramite gemmazione, formazione di una gemma sul corpo la quale, una volta raggiunta la maturità, si stacca e si accresce in modo autonomo. All’interno dei polipi vivono in simbiosi, ovvero in associazione, alcune alghe. L’insieme dei singoli minuscoli polipi produce la barriera corallina. Affinché si possa sviluppare, dovrebbero essere soddisfatte alcune condizioni: acque limpide, moto ondoso scarsamente turbolento, fondale basso (qualche metro) e temperatura dell’acqua piacevole (circa 22 gradi celsius).

Questa è la base della barriera corallina. Ho parlato di un elevato grado di biodiversità: pesci ossei, squali, razze, stelle marine, ricci di mare, anemoni, meduse, crostacei, molluschi e chi più ne ha, più ne metta.

Purtroppo, le barriere coralline sono a rischio e non rappresentano più degli ecosistemi incontaminati dall’azione dell’uomo. Anzi, ne stanno veramente risentendo in modo abbastanza marcato soprattutto a causa della pesca incontrollata e indiscriminata.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger presso Search On Media Group. Fondatore di questo blog.

3 pensiero su “La barriera corallina: un universo da esplorare”

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