La riproduzione è un evento fondamentale per tutti gli esseri viventi: senza questo fenomeno non potrebbe esistere la vita sul nostro pianeta. Conosciamo due tipi principali di riproduzione: asessuata, cioè quella senza l’intervento dell’accoppiamento, e sessuata, tramite accoppiamento.Iniziamo a vedere la riproduzione asessuata. Esistono diverse tipologie:
– scissione o fissione binaria = divisione di una cellula madre in due cellule figlie geneticamente identiche tra loro e alla madre
– gemmazione = si forma una gemma sul corpo di un individuo e, una volta raggiunta la maturità, si stacca e si accresce indipendentemente (osservata nelle spugne);
– rigenerazione = alcune cellule perdono il loro differenziamento e contribuiscono a formare un nuovo individuo (nelle stelle di mare);
– partenogenesi = sviluppo di un nuovo individuo da uova non fecondate (negli artropodi).
Per quanto riguarda la riproduzione sessuata, prevede l’utilizzo della copula e, dunque, dei gameti, maschili (spermatozoi) e femminili (cellule uovo). Nella maggior parte delle specie, i gameti vengono prodotti da individui di sesso maschile e femminile. Ma la natura ci sorprende sempre. Nei lombrichi assistiamo al fenomeno dell’ermafroditismo simultaneo, cioè produzione di gameti maschili e femminili nello stesso individuo. Esiste anche l’ermafroditismo sequenziale, ovvero gli animali assumono la funzione di maschio o femmina a seconda delle esigenze: se in una popolazione formata da un maschio e dieci femmine, il maschio viene a mancare (muore), una delle dieci femmine può trasformarsi in maschio, assumendo il controllo del gruppo.
Continuiamo con la fecondazione esterna e interna: la prima è comune in tanti animali acquatici e prevede la produzione, contemporaneamente, di spermatozoi e cellule uovo nella massa d’acqua e senza accoppiamento; la seconda prevede accoppiamento e trasferimento di spermatozoi direttamente all’interno del corpo femminile.
Infine vorrei dare un altro paio di definizioni. Una specie si definisce ovipara quando depone l’uovo nell’ambiente esterno e gli embrioni si sviluppano al di fuori del corpo materno (negli uccelli, per esempio); nelle specie vivipare, invece, l’embrione trascorre perlomeno le prime fasi di sviluppo all’interno del corpo materno (mammiferi); esistono animali che trattengono le uova fecondate all’interno del corpo materno fino alla schiusa (ovovivipari, per esempio i serpenti).
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Veramente istruttivo ed interessante
grazie mille
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Gli ippocampi si differenziano dal resto del mondo animale; invece della femmina, è infatti il maschio che partorisce e si prende cura dei piccoli.
Un’attività in cui i cavallucci marini, strettamente monogami, si differenziano dal resto del mondo animale, con il maschio che tiene nel suo grembo, partorisce e si prende cura dei piccoli, invece che la femmina.
Finora gli ittiologi ritenevano che la fecondazione tra ovuli e sperma avvenisse nella cavità addominale dell’ippocampo maschio, dove la femmina deposita i suoi ovuli. Ma osservazioni più accurate hanno mostrato come il seme viene prima espulso in acqua dal maschio, prima di risucchiarlo nella cavità dove avviene la fecondazione. Una tecnica che espone l’ippocampo al pericolo dell’estinzione, visto che il seme di questo animale è delicatissimo e l’inquinamento, in particolare quello dei metalli pesanti, lo distrugge con grande facilità.
Grazie mille per la notizia interessante 🙂
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