Un gruppo di ricercatori di prestigiose università (l’University of Nebraska, l’Harvard School of Public Health e il Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston) ha effettuato una ricerca sugli effetti della marijuana e pubblicandola su The American Journal of Medicine.
Nella ricerca sono stati osservati oltre 4600 individui sani, il 12% dei quali erano fumatori abituali di marijuana e il 42% aveva dichiarato di aver fumato spinelli in passato. Gli esperti hanno monitorato il loro stato di salute, la circonferenza vita, i livelli ematici di colesterolo e di zucchero, nonché l’insulina a digiuno.
Lo studio evidenzia un effetto eclatante: fumare stabilmente marijuana aumenta il colesterolo buono, riduce il diabete e combatte l’obesità. Non riescono a capire come sia possibile che, dopo aver fumato uno spinello d’erba, si possa combattere l’obesità. Quando si fuma marijuana si è colpiti dalla “fame chimica”, si mangia a dismisura e si dimagrisce: com’è possibile tutto ciò? L’uso terapeutico della marijuana è riconosciuto da buona parte della comunità scientifica.
In un paese come l’Italia, che resta ancorato al passato, rendere legale l’utilizzo della marijuana per scopi terapeutici ancora è un miraggio in mezzo al deserto.
“La marijuana salva la linea e riduce il rischio di diabete” bit.ly/Z5RBO3
— la Repubblica (@repubblicait) 19 maggio 2013
“La marijuana salva la linea e riduce il rischio di diabete” – Repubblica.it – onepercentaboutanything: Uno… tmblr.co/Zin_KwlQ2kR8
— Pirate Party Italy (@partitopirata) 20 maggio 2013