Ci sono molti dubbi da togliere quando parliamo di animali e piante perché molte persone confondono alcuni termini. Perciò abbiamo già parlato delle differenze tra ape e vespa, calamari e totani e ghepardo e leopardo. Sembra che sia giunto il momento di trattare le diversità tra pino e abete. Lo facciamo aiutandoci con il sito Ilovevaldinon.
Ecco, allora, come distinguere un pino da un abete.
L’abete
Ne esistono diverse specie, ma uno molto comune è l’abete rosso che ha gli aghi verdi e che crescono tutti intorno al rametto, che è una caratteristica che lo distingue dall’abete bianco, dove gli aghi sono disposti in piano e hanno un paio di scanalature chiare dietro.
Il pino
Questa pianta registra anche diverse specie: il pino marittimo con la sua classica forma ad ombrello, quello silvestre (dove gli aghi crescono a coppie) e quello cembro (dove gli aghi sono raccolti in ciuffi da cinque).
I trucchi per distinguerli
Il segreto per distinguerli è guardare un pezzo di ramo da vicino e vedere come sono disposti e di che forma sono gli aghi: l’abete li porta molto corti e uno ad uno direttamente sul ramo, mentre il pino li ha lunghi e li porta a coppie o a ciuffi.
Un altro modo per riconoscerli è la pigna: nel pino è tondeggiante, mentre nell’abete è allungata.
Ora sembra che abbiamo finalmente capito le differenze tra pino e abete! Ne sapete altre?
La corteccia nell’abete è più fitta e piccola e nel pino grossa e più spessa