Comportamento in superficie dello squalo bianco
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Qualche giorno fa su internet ho guardato un video molto interessante che mostrava come un gruppo di squali si stava alimentando di una carcassa di una balena, prossima ad arenarsi sulla spiaggia. Per la povera balena non c’è stata nemmeno l’opportunità di morire tranquilla: questa è la Natura.

Il comportamento che effettuano gli squali sulle carcasse alla deriva di balene è noto come “scavenging” e non è un comportamento comune da osservare. Generalmente, gli squali mostrano questo particolare modello comportamentale quando si presenta una condizione fondamentale: assenza di cibo nella zona di caccia.

Le balene sono mammiferi marini, ovvero che mostrano la presenza di ghiandole mammarie che producono latte utilizzato per sfamare la prole. In particolar modo, le balene sono Cetacei Misticeti, privi di denti e muniti di fanoni usati per catturare il particolato alimentare dalla massa d’acqua.

Detto ciò, sono due le specie di squali che maggiormente esibiscono il comportamento di “scavenging”: lo squalo bianco e la verdesca.

La verdesca è nota alla comunità scientifica con il nome di Prionace glauca, è conosciuta anche come squalo azzurro ed è lo squalo più comune del Mar Mediterraneo. Appartiene agli squali Carcariniformi, che portano la famosa membrana nittitante, una membrana biancastra   che protegge gli occhi durante le ultime fasi di un attacco.

Lo squalo bianco è il predatore per eccellenza dei mari e degli oceani, noto come Carcharodon carcharias, è uno squalo Lamniforme, privo di membrana nittitante. Per proteggere gli occhi, durante le ultime fasi di un’azione predatoria, li ruota all’interno delle cavità oculari.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger presso Search On Media Group. Fondatore di questo blog.

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