La natura ci offre milioni di opportunità per approfondire la sua conoscenza e, spesso, il suo studio diviene divertente come assistere ad un’appassionante competizione. Scoprire i record che le varie specie sono in grado di stabilire è suggestivo perché ci mette di fronte alle curiosità più stuzzicanti. In questo ambito scopriamo oggi, anche con l’aiuto della prestigiosa rivista online National Geographic Italia, quale animale ha il battito cardiaco più veloce.
Se ci aspettiamo che la palma del vincitore sia andata ad un “colosso” del regno animale sbagliamo di grosso. A avere il battito cardiaco più veloce tra gli animali è il piccolo toporagno pigmeo americano. E questo conferma la regola che vede gli animali minuscoli con i battiti più accelerati rispetto a quelli grandi.
Se l’uomo vede il proprio miocardio regolato su una frequenza media che varia tra i 60 e i 100 battiti al minuto,
il Sorex hoyi, volgarmente chiamato toporagno pigmeo americano (un minuscolo roditore del peso di circa 25 grammi), è l’essere vivente più tachicardico e raggiunge il ritmo di 1.200 battiti al minuto, pari a ben 16 ogni secondo.
Il professor Mark Oyama, ordinario di cardiologia della School of Veterinary Medicine della University of Pennsylvania, ci spiega che la velocità del battito cardiaco è spesso inversamente proporzionale alle dimensioni corporee. Lo confermano anche altri dati, come ad esempio quello relativo alla balenottera azzurra che con i suoi 30 metri di lunghezza è l’animale più grande della Terra, il cui cuore pesa oltre 180 chilogrammi e che batte ad un ritmo compreso tra i 10 e i 30 battiti al minuto.
A questo punto sorge però un ulteriore interrogativo: qual è l’animale col rapporto cuore/peso corporeo più elevato? Ebbene per scoprirlo non dobbiamo allontanarci molto: si tratta del cane. Il miglior amico dell’uomo vanta un rapporto dello 0,7% – 0,8% tra cuore e peso complessivo, che di fatto è il più elevato del mondo. Questo significa che se il nostro cane pesa 20 chilogrammi il suo cuore peserà circa 160 grammi.
[Foto National Geographic Italia]