Sorgono problemi di ordine sociologico che si scontrano con la Medicina
La possibilità di effettuare dei test per individuare i soggetti che sono ad alto rischio nello sviluppo della patologia di Alzheimer crea dei problemi a livello sociologico.
Queste persone potrebbero subire discriminazioni sul posto di lavoro, con l’assicurazione sanitaria, e anche amici e parenti potrebbero verosimilmente approcciarle in modo diverso.
Le linee guida pubblicate nel corso di questa estate in USA prevedono dunque che nessuna persona asintomatica venga sottoposta ai test, a parte coloro che sono impegnati in progetti di ricerca.
Dal punto di vista medico, però, intervenire quando scattano i primi sintomi potrebbe essere troppo tardi.
L’argomento è stato oggetto di una nota che ScientificAmerican.com ha inviato ai suoi abbonati a questo servizio, nonché di un articolo sul proprio sito istituzionale.
Foto da Wikipedia: Confronto tra un cervello sano (a sinistra) e un cervello di una persona affetta da Malattia di Alzheimer (a destra).