Molti lo conoscono da quando è apparso come co-protagonista nella serie di animazione “L’Era glaciale”. Sissignori è il bradipo, ovvero il Bradypus tridactylus, uno dei mammiferi più lenti del mondo, che con la sua velocità (si fa per dire) massima di 250 metri all’ora, non è di certo quel che si dice un fulmine di guerra. Osserviamo più da vicino questo simpatico animale prendendo spunto da un articolo apparso su Best5.
Il suo nome è già di per se stesso un programma, in quanto deriva da un sostantivo e un aggettivo della
lingua greca, ovvero βραδύς (bradus = lento) e πούς (pous = piede). È un animale strettamente arboricolo che trascorre circa 19 ore della giornata a dormire. E a giudicare dalla sua espressione rilassata e beata si potrebbe anche giudicare che sia soddisfatto così! Nell’annunciare la sua velocità abbiamo addirittura esagerato, perché se volessimo essere pignoli dovremmo dire che il bradipo si muove con un limite di 67 millimetri al secondo, ovvero poco più di 241 metri ogni ora.
I bradipi sono tra i mammiferi i soli che non riescono a mantenere costante la temperatura corporea, per cui si sono stabiliti in zone in cui il calore è costante durante tutto l’anno e, di conseguenza, nelle zone tropicali ed umide.
Ma se sul bradipo si può ironizzare per come si comporta sulla terra ferma, in acqua risulta un ottimo nuotatore, e si dimostra più agile rispetto a molte altre specie. Una caratteristica sociale del bradipo è quella che assumono le madri, le quali, quando il loro cucciolo è svezzato e maschio, attorno ai 6 mesi, gli lasciano la “casa” in cui la femmina ha vissuto da “nubile”. I maschi, che al contrario delle femmine non lasceranno più l’albero avuto dalla madre per tutta la durata della vita, non hanno alcuna parte nella crescita dei piccoli e partecipano solo alla procreazione che avviene (udite, udite) a terra.
Un’altra interessante peculiarità del lentissimo bradipo è quella di non assumere acqua: i liquidi vengono assorbiti dalla frutta e dalla verdura di cui questa specie è ghiotta.