La religione ce lo spiega nel libro della Genesi come una maledizione divina, la mitologia greca ce lo spiega come stratagemma dell’anfistena, serpente a due teste nato dal sangue di Medusa, che per sopravanzare il nemico forma una ruota, sacrificando le zampe.
Cosa ci dice la scienza? Come riportato da National Geographic Italia, i ricercatori dell’Università della Florida hanno studiato lo sviluppo embrionale di alcuni rettili, individuando nei serpenti tre mutazioni a carico dell’interruttore genetico che promuove la formazione degli arti.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Current Biology e fornisce i dettagli biomolecolari della teoria secondo la quale i serpenti avrebbero sacrificato le zampe per diventare animali scavatori.
I ricercatori Martin Cohn e Francisca Leal si sono concentrati sui pitoni, ritenuti serpenti primitivi per l’abbozzo delle zampe posteriori. Studiando l’attività genica negli embrioni di pitone e confrontandone il genoma con quello di altri serpenti e lucertole, gli autori hanno individuato un trio di mutazioni a carico di una sequenza nucleotidica nota anche come enhancer (ovvero che aumenta la frequenza di trascrizione) del gene sonic hedgehog (il nome del quasi omonimo personaggio dei videogiochi SEGA Corporation).
L’enhancer funziona come un vero e proprio interruttore sul gene sonic hedgehog. Nell’embrione di pitone le tre mutazioni menzionate disattivano i fattori di trascrizione dell’enhancer, di conseguenza il DNA non viene legato e non avviene la trascrizione. Nei serpenti più evoluti lo spegnimento dell’enhancer è completo, nei pitoni invece è incompleto: c’è un abbozzo degli arti a livello embrionale, strutture che poi degenerano per il malfunzionamento dell’enhancer, quindi i giovani pitoni hanno solo femori rudimentali.
Questo enhancer è l’unico ingranaggio guasto di un macchinario molecolare, e la sua preservazione spiegherebbe il ritrovamento di fossili di serpenti con arti posteriori, ovvero alcuni serpenti avrebbero evoluto di nuovo delle zampe dopo la loro scomparsa. Il trio delle mutazioni è insorto circa 100 milioni di anni fa, durante il Cretaceo inferiore.