Gli organismi possono venire classificati in differenti modi a seconda di quello che si considera. Oggi vorremmo focalizzare la nostra attenzione su quale differenza esista tra autotrofi ed eterotrofi grazie ad un articolo pubblicato sul sito Chimicaonline. Cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.
Autotrofi ed eterotrofi
Prima di tutto va detto che autotrofi ed eterotrofi si differenziano per come sintetizzano le molecole di cui hanno bisogno: i primi sono capaci di sintetizzare le molecole organiche a partire da sostanze inorganiche semplici (acqua e anidride carbonica), mentre i secondi ricavano le materie prime da molecole assunte dall’ambiente esterno.
Autotrofi fotosintetici e chemiosintetici
A seconda della fonte di energia che usano per attuare le reazioni di sintesi, gli autotrofi possono essere classificati in fotosintetici e chemiosintetici: nei primi la fonte di energia è il Sole e catturano l’energia solare per produrre le molecole di cui hanno bisogno e attuano la fotosintesi, mentre nei secondi i processi vitali per costruire le molecole organiche che necessitano vengono attivati dall’energia liberata da particolari reazioni inorganiche (chemiosintesi).
Eterotrofi prototrofi ed auxotrofi
Gli organismi eterotrofi possono essere suddivisi in prototrofi ed auxotrofi: i primi sono quelli capaci di sintetizzare tutti i composti organici di cui hanno bisogno, mentre i secondi devono nutrirsi di uno o più composti organici necessari per la loro crescita perché non sono in grado di sintetizzarli.
Infine, possiamo aggiungere che gli eterotrofi posso nutrirsi per assorbimento (demoliscono il cibo al loro esterno per poi assumere le sostanze ottenute dalla demolizione facendole passare attraverso la membrana cellulare) e per ingestione (fanno penetrare il cibo nel corpo per poi procedere alla sua demolizione enzimatica e al successivo assorbimento delle sostanze ottenute dalla demolizione).
Ecco che ora siamo in grado di distinguere facilmente gli autotrofi dagli eterotrofi.
Sapete altre differenze?