Entriamo anche noi nella campagna di chiarezza circa le false notizie che circolano in rete sui vaccini. Recentemente se ne è occupato anche il sito Scienze-Fanpage. Ecco una classifica di bufale piuttosto ricorrenti.
10° posto: L’autismo è causato dai vaccini.
Niente di più falso. L’attinenza tra autismo e vaccini non ha alcun senso scientifico.
9° posto: I vaccini sono inutili perché non efficaci al 100%.
Chi ha messo in circolazione questa voce non ha tenuto conto della “immunità di gruppo”, ovvero dell’obiettivo finale delle vaccinazioni: ottenere una condizione di immunità grazie alla quale non avvenga più il contagio.
8° posto: Le malattie infettive stavano già scomparendo.
Si è anche detto che le malattie infettive sarebbero scomparse anche senza l’invenzione dei vaccini. Anche questa è una grande falsità. Un esempio? La poliomielite è sempre esistita, anche dopo i miglioramenti igienici sanitari del XX secolo.
7° posto: Nei vaccini ci sono componenti additivi pericolosi.
Ad essere pericolose in realtà sono queste bufale. I vaccini sono composti dall’antigene (il virus o batterio della malattia in forma attenuata) ed altri componenti: quelli potenzialmente nocivi sono stati eliminati e quelli indispensabili sono presenti comunque in quantità infinitesimali e non dannose per la salute.
6° posto: “Ho fatto il vaccino, ma ho preso l’influenza”.
Può succedere ma non è la regola. Il vaccino anti-influenzale diviene generalmente attivo dopo due settimane, durante le quali si può essere contagiati. Da tenere presente che gli anziani possono rispondere meno bene all’efficacia e che il ceppo dell’influenza varia costantemente.
5° posto: Non ci sono più malattie infettive pericolose.
Non è vero. E semmai questo sarebbe dovuto ai vaccini. Negli anni ’90 una comunità religiosa protestante olandese rifiutò il vaccino per i figli, col risultato di 72 casi di contrazione di infezioni, 2 morti e 59 paralizzati per tutta la vita. Nel 2015 per la guerra hanno saltato il vaccino alcuni bimbi siriani: si contano 36 casi di paralisi flaccida acuta.
4° posto: “Perché devo vaccinare mio figlio? Non serve”.
Abbiamo visto che le malattie che sembrano scomparse, sono in realtà controllate attraverso i vaccini, i quali servono anche per creare l’immunità di gregge. Vaccinare quindi è utile per non contrarre direttamente le infezioni, ma anche per arrivare a debellarle completamente per le future generazioni.
3° posto: Non bisogna somministrare più vaccini in un’unica soluzione.
Falso. Anche i neonati hanno un sistema immunitario atto ad accettare le inoculazioni multiple. Le reazioni di apparente debilitazione che si riscontrano in alcuni casi sono indifferenti a somministrazioni uniche o multiple e sono state giudicate di tipo umorale.
2° posto: I vaccini indeboliscono i bambini.
Anche questa asserzione non ha alcun riscontro scientifico e, semmai, è vero il contrario. L’organismo di un neonato è in grado di combattere contemporaneamente contro 1000 infezioni. Attualmente con i vaccini vengono iniettati circa 150 antigeni per 14 malattie: una quantità insignificante rispetto alla lotta quotidiana del sistema immunitario.
1° posto: L’infezione naturale è meglio del vaccino.
Questa, giustamente al primo posto, è Miss Bufala. Prendiamo ad esempio il morbillo. Senza vaccino produrrebbe l’encefalite su 1 bambino su 1000 infettati. Il vaccino può avere una complicanza dovuta a reazione allergica, ma di ciò il medico ci avverte prima elencando le eventuali allergie.