Ci ricordiamo della loro presenza soprattutto quando si avvicina l’estate e supponiamo che la loro “puntura” non sia dettata da condizioni. E ci sbagliamo… Uno studio rivela come le zanzare scelgono la preda da attaccare in base a diversi fattori: geni, temperatura corporea, odore e altro ancora. Questi insetti selezionano il bersaglio in modo dettagliato! La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Current Biology.
Come attaccano le zanzare?
Da una distanza di 50 metri una zanzara è in grado di individuare una traccia di anidride carbonica rilasciata dalla preda (l’aria espirata da un essere umano). L’insetto comincia a seguire la traccia fino a che, raggiunta una distanza di 10 metri, è in grado di concentrarsi attivamente sugli stimoli visivi.
Una volta che la distanza tra zanzara e bersaglio è inferiore a 1 metro, entra in gioco la componente termica e l’insetto è in grado di captare la temperatura della pelle e di coordinarsi di conseguenza per l’atterraggio. Combinando queste tre componenti, l’insetto riuscirebbe dunque non solo a individuare una potenziale preda, ma anche a capire di che animale si tratti e di valutare un eventuale attacco.
Altri esperimenti inseriscono anche il fattore genetico: mentre i gemelli omozigoti presentano un numero di punture quasi identico, in quelli eterozigoti si registra una differente vulnerabilità.
Le zanzare seguono, quindi, condizioni particolari durante un attacco per la scelta della preda: odore che rilascia il bersaglio, la sua temperatura corporea, i geni e altro. L’insetto non è stupido come potremmo pensare, ma è intelligente e selettivo.
Il video spiega la scelta delle zanzare del bersaglio.
Un’altra ricerca afferma che è la femmina ad attaccare l’uomo perché il sangue è ricco di sostanze nutritive importantissime e che vengono utilizzate per il fabbisogno energetico necessario per deporre le uova.
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