Sono passati tanti anni dall’incidente nucleare di Chernobyl, il più devastante in assoluto della storia, ma non sono bastati per cancellare gli effetti psicologici e fisici: anche dopo tutto questo tempo, continua a seminare vittime causate dallo sviluppo di tumori. Anche dopo tanti anni!
Era il lontano 1986, nella sala di controllo numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl era in corso un test notturno sulla sicurezza. All’improvviso, un’esplosione travolge la centrale e immette in atmosfera una quantità immane di sostanze tossiche, radioattive, altamente pericolose per l’uomo.
La nube tossica si è propagata per tutta Europa, giungendo fino in Asia e negli Stati Uniti d’America. L’incidente nucleare è stato classificato con un valore 7 della scala Ines (International Nuclear Event Scale), il massimo valore che può assumere un incidente nucleare.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato 5000 casi di tumore della tiroide nelle aree colpite riconducibili all’incidente. Secondo il governo ucraino, le vittime causate dall’incidente nucleare sarebbero circa 8000, ma l’ONU ha dichiarato che il numero dei morti è maggiore.
Sono trascorsi anni e 5 milioni di persone continuano a vivere nei pressi delle aree più contaminate in Ucraina, Bielorussia e Russia. In queste aree vivono, anche, centinaia di migliaia di bambini. La contaminazione umana avviene principalmente attraverso la catena alimentare.
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Il 26 Aprile del 1986 avveniva l’incidente nella centrale nucleare di Chernobyl. La nube radioattiva conseguente,… fb.me/2fEVotlNU
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Il 26 aprile 1986 avvenne il più grave incidente nucleare della storia, quello di #Chernobyl. bit.ly/JWA6a0
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