Gli scienziati temono un impatto brutale per scarsa informazione
È prevista per il 1° giugno l’apertura della stagione degli uragani che colpiranno gli Stati Uniti d’America. L’agenzia governativa NOAA (North Oceanic and Athmospheric Administration) ha previsto da un minimo di 17 ad un massimo di 25 tempeste che si abbatteranno sull’area statunitense prima del 30 novembre.
Si tratta di tempeste colpiranno il territorio ci saranno gravi rischi per la vita degli abitanti. La categoria degli uragani sarebbe di 5° grado Saffir-Simpson in relazione alla velocità del vento ma non tengono conto delle inondazioni che ne conseguono.
I rischi sono dovuti anche al fatto che solitamente chi si trova sul percorso degli uragani si preoccupa solo del grado Saffir-Simpson, mentre il 90% delle vittime degli uragani tra il 2013 e il 2023 è stata legata all’acqua e non al vento.
Gli esperti sono preoccupati. Lo scienziato dell’atmosfera Phil Klotzbach, della Colorado State University ha dichiarato: «Gli uragani non sono solo il vento; non sono solo l’impennata; non sono solo la pioggia».
Lo riporta il giornalista Meghan Bartels in una nota diffusa da ScientificAmerican.com la quale ha dedicato anche un articolo all’argomento.
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