Lo sapevate che l’evoluzione dei mammiferi è avvenuta molto prima della scomparsa dei dinosauri? Verso la metà del Giurassico si è verificata una variazione nell’aspetto del corpo e dei denti. Finora si pensava che i processi evolutivi si fossero, invece, registrati alla fine del Cretaceo, dopo l’estinzione dei grossi rettili.
A scoprirlo è stato uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Oxford che hanno effettuato la prima analisi su larga scala delle alterazioni scheletriche e dentali nei mammiferi nel Mesozoico (da 250 a 65 milioni di anni fa), pubblicando i risultati sulla rivista scientifica Current Biology.

Queste le dichiarazioni dei ricercatori:
“Non sappiamo che cosa abbia innescato questa esplosione evolutiva. Potrebbe essere dovuta al cambiamento ambientale, o forse al fatto che i mammiferi avevano raggiunto una massa critica di innovazioni chiave, come i piccoli nati vivi, il sangue caldo, e la pelliccia, che hanno permesso loro di prosperare in habitat diversi e subire una diversificazione ecologica”.
I ricercatori hanno registrato il numero di modificazioni significative dell’assetto dei piani del corpo e dei denti che si sono succedute dalla comparsa dei primi mammaliaformi, oltre 200 milioni di anni fa, fino a 65 milioni di anni fa. Hanno così scoperto che verso la metà del Giurassico la frequenza dei cambiamenti è aumentata.
Il video spiega in modo divertente la teoria dell’evoluzione.
La scoperta ribalta la teoria dell’evoluzione dei mammiferi dopo la scomparsa dei dinosauri. I primi animali mammaliaformi hanno avuto origine, quindi, molto prima dell’estinzione dei grossi rettili: non alla fine del Cretaceo, ma verso la metà del Giurassico.
La teoria dell’evoluzione dei mammiferi è dunque ribaltata. Questi animali si sono evoluti molto prima dell’estinzione dei dinosauri.
Cosa ne pensate? Non è una scoperta eccezionale?