Serie di studi ribalta la convinzione che le nostre passioni nascano con noi
Secondo i risultati di una serie di studi emersi dal comportamento di studenti universitari, il vecchio adagio «cerca la tua passione» andrebbe sostituito con «costruisci la tua passione».
È emerso infatti che diversi studenti universitari di arti liberali che stavano frequentando lezioni di scienze e matematica, hanno ottenuto voti migliori sviluppando una «mentalità di crescita».
Gli stessi studenti hanno completato attività di lettura e scrittura riflessiva che li hanno indotti a considerare i loro interessi come coltivabili piuttosto che infusi.
Questi soggetti infatti non definivano se stessi come inclini a matematica o scienze, ma hanno ottenuto risultati migliori di coloro che se ne dichiarano invece appassionati.
Si è rilevato inoltre che la passione inizia spesso con una scintilla di curiosità, e si sviluppa attrverso un coinvolgimento ripetuto, delle esperienze positive e la conoscenza che si matura di conseguenza.
Gli esperti ritengono ora che non esista una passione “fissa” in noi. Paul A. O’Keefe e E. J. Horberg, ricercatori comportamentisti sostengono: «La scienza ci dice che dovremmo invece lavorare per amare ciò che facciamo. Potremmo espandere i nostri orizzonti e di conseguenza diventare più creativi e resilienti».
Gli esiti degli studi sono stati divulgati da Scientific American attraverso il suo bollettino Today in Science e in un articolo apparso sul sito.