Le passioni non sarebbero innate, ma si sviluppano
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Serie di studi ribalta la convinzione che le nostre passioni nascano con noi

Secondo i risultati di una serie di studi emersi dal comportamento di studenti universitari, il vecchio adagio «cerca la tua passione» andrebbe sostituito con «costruisci la tua passione».

È emerso infatti che diversi studenti universitari di arti liberali che stavano frequentando lezioni di scienze e matematica, hanno ottenuto voti migliori sviluppando una «mentalità di crescita».

Gli stessi studenti hanno completato attività di lettura e scrittura riflessiva che li hanno indotti a considerare i loro interessi come coltivabili piuttosto che infusi.

Questi soggetti infatti non definivano se stessi come inclini a matematica o scienze, ma hanno ottenuto risultati migliori di coloro che se ne dichiarano invece appassionati.

Si è rilevato inoltre che la passione inizia spesso con una scintilla di curiosità, e si sviluppa attrverso un coinvolgimento ripetuto, delle esperienze positive e la conoscenza che si matura di conseguenza.

Gli esperti ritengono ora che non esista una passione “fissa” in noi. Paul A. O’Keefe e E. J. Horberg, ricercatori comportamentisti sostengono: «La scienza ci dice che dovremmo invece lavorare per amare ciò che facciamo. Potremmo espandere i nostri orizzonti e di conseguenza diventare più creativi e resilienti».

Gli esiti degli studi sono stati divulgati da Scientific American attraverso il suo bollettino Today in Science e in un articolo apparso sul sito.

Foto di 10634669 da Pixabay

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Di Enrico Cannoletta

Amante della natura e della Sampdoria.

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