Il mostro di Loch Ness costituisce uno dei più appassionanti e suggestivi “misteri” che appassionano ancora a tutto oggi l’intera umanità. Nonostante le perlustrazioni più o meno approfondite del lago, nessuno ha mai trovato traccia di questa creatura in qualche modo mitologica, ma le “apparizioni” sono sempre all’ordine del giorno e vengono talora sostenute da discorsi in alcune occasioni anche circostanziati. Prendiamo quindi spunto da un articolo apparso su Best5 per fare il punto della situazione dal punto di vista oggettivo.
Il primo avvistamento di “Nessie” (così viene soprannominata la creatura che ha fatto diventare

famosa la località in cui vivrebbe) risale all’agosto del 1933, quando i coniugi Spicer videro una creatura saltellante con la testa simile a quella di un cerbiatto, aggirarsi nei pressi del Lago di Loch Ness. La descrizione dei signori Spicer e le circostanze fanno pensare che in realtà “Nessie” non sia altro che un piccolo cerbiatto all’interno del suo gruppo, tra quelli che abitano nella boscaglia attorno al lago stesso.
Il periodo dell’avvistamento coincide con l’uscita del kolossal “King Kong” nelle sale cinematografiche del tempo, per cui la risonanza dell’avvistamento trovò terreno fertile per una rapida propagazione.
Ma a riportare alla ribalta Nessie furono una serie di presunte apparizioni nel corso degli anni ’30 e ’40 che hanno tenuto sempre attiva l’attenzione sul famigerato “mostro di Loch Ness”.
Grande cassa di risonanza si ebbe poi attorno agli anni ’70 e ’80 a causa di diverse immagini tra lo sfuocato e il “ti vedo e non ti vedo” che furono scattate proprio sul lago, alcune delle quali ritrarrebbero forme più o meno definite ma che ricompongono l’immagine di una sorta di “lucertolone marino” che emerge dalle acque.
Alcune di queste fotografie apparivano così convincenti che i sostenitori dell’esistenza di Nessie attendevano la conferma ufficiale da un momento all’altro. Ma come sappiamo queste prove di esistenza del mostro non sono mai arrivate e ai nostri giorni si ritengono molto improbabili. Le fotografie sono state tutte interpretate come immagini di uccelli acquatici misti a effetti ottici spiegabilissimi.
La convinzione più diffusa presso la comunità scientifica è quella che relega il mostro di Loch Ness nella categoria dei tanti “animali-bufala” che si sono avvicendati nell’immaginazione popolare attraverso i secoli.