La risposta a questa domanda, riportata da National Geographic Italia, è stata data da un gruppo di scienziati che ha scoperto l’esistenza di un sottile strato di grasso lubrificante, incorporato all’interno delle squame. Le proprietà delle squame del serpente sono la chiave per comprendere come questi animali siano in grado di salire sugli alberi, muoversi nel deserto, planare di ramo in ramo tra gli alberi.
I ricercatori hanno inizialmente esaminato le squame della pancia e quelle della schiena sotto potenti microscopi e non hanno notato nessuna differenza strutturale, e da qui il sospetto dell’esistenza di un rivestimento che rendesse scivolose le squame della pancia.
Joe Baio, ingegnere chimico alla Oregon State University e Tobias Weidner del Max Planck Institute of Polymers, Germania, hanno studiato le mute di un serpente della specie Lampropeltis California, con l’ausilio di laser, grazie al quale hanno osservato come le molecole superficiali delle squame riflettono e scompongono i fasci di luce. Combinando il risultato di questo test con quello di altri test, i ricercatori hanno notato la presenza di uno strato molto sottile di lipidi (le catene di idrocarburi che compongono i grassi) che riveste la parte più esterna delle squame, rivestimento molto più sottile di un capello umano.
La specie analizzata ha due tipi di rivestimenti diversi, uno per la pancia, uno per la schiena; quello sulla pancia in particolare forma uno strato molto più ordinato e scivoloso rispetto a quello sulla schiena, trucchetto complicato da mettere in pratica per gli ingegneri più abili.
In natura il serpente non è l’unico esempio di animale che produce questo strato lubrificante, basti pensare alle lumache, ma mentre le lumache lo secernono levigando il percorso, i serpenti trattengono sulla pancia questo lubrificante, formando uno strato scivoloso e duraturo che ricorda il liquido che mantiene le nostre giunture lubrificate e flessibili.
Gli scienziati si aspettano di confermare questi risultati, dato che la specie esaminata non ha caratteristiche troppo atipiche. Baio inoltre pensa che diverse specie producano diversi lubrificanti, e insieme a Weidner spera di imitare questo rivestimento su materiali industriali.
L’articolo è interessante, è il serpente che mi fa impressione…brr.. bleah! XD
🙂
Serpenti, animali eccezionali. Complimenti per l’articolo, che ha soddisfatto una mia curiosità.
🙂