Dilaga la disinformazione e alimenta posizioni emozionali irrazionali
L’assistente professore della Boston University School of Public Health, affiliato all’Università di Harvard, Matt Motta ha condotto un’indagine sulle opinioni degli americani negli ultimi decenni, da cui risulta che quasi un terzo di essi ha mantenuto opinioni anti-intellettuali negli ultimi decenni.
L’anti-intellettualismo si identifica in una avversione e sfiducia nei confronti di scienziati, esperti, professori universitari e al rifiuto del metodo scientifico e del pensiero razionale, basandosi sull’emozione, pochi concetti e non sull’evidenza scientifica.
Motta ha rilevato che negli USA, il Congresso, fa ricorso con frequenza minore a climatologi, esperti in sanità pubblica e economisti, quando l’onda anti-intellettualista è più elevata, e ciò ovviamente a scapito della evidenza scientifica.
Secondo una nota di ScientificAmerican.com diffusa agli abbonati al servizio, l’anti-intellettualismo è ritenuto responsabile del rifiuto delle campagne di salute pubblica, come ad esempio i vaccini, e incrementa invece la disinformazione sfrenata, di viene portata ad esempio l’affermazione secondo cui il governo organizzi degli uragani climatici.
Gli psicologi sociali propongono un mezzo per rimediare alla disinformazione, consigliando di stimolare la curiosità dei bambini nei confronti delle scoperte scientifiche. Ciò si otterrebbe anche con ingressi gratuiti a musei e con specifiche lezioni a scuola.
Motta scrive: «Coloro che esprimono un elevato interesse per le nuove scoperte, l’esplorazione spaziale e la tecnologia col tempo diventano meno propensi ad avere atteggiamenti negativi nei confronti degli scienziati e di altri esperti».
Su ScientificAmerican.com si può trovare l’articolo sull’argomento.
Foto da Wikipedia: Gruppo di matematici e astronomi nella Scuola di Atene di Raffaello