L’anemia mediterranea è una malattia genetica e, quindi, ereditaria che colpisce duramente il nostro Paese. Essa prende il nome dalla zona in cui si manifesta con maggiore frequenza, ovvero in Italia, Grecia, Medio-Oriente e Nord Africa, colpendo le popolazioni di questi luoghi e quelle di qui originarie.
L’anemia è in genere determinata da una carenza di globuli rossi nel sangue, un basso contenuto di emoglobina o una ridotta quantità di ferro in quest’ultima. Genericamente, l’anemia si manifesta anche per cause esterne, come la perdita di molto sangue dovuta a interventi chirurgici o a traumi. Nel caso della malattia genetica, invece, l’origine è ereditaria ed è legata alla trasmissione dei geni da parte dei nostri ascendenti.
Per capire come si sviluppa l’anemia mediterranea occorre far riferimento alla conoscenza dell’emoglobina. Si tratta di una

proteina che è demandata alla cattura dell’ossigeno dai polmoni per convogliarla verso i tessuti. Inoltre, può assorbire l’anidride carbonica e portarla ai polmoni affinché provvedano alla sua espulsione.
È bene sottolineare che l’anemia mediterranea non è assolutamente contagiosa e non si trasmette attraverso alcun tipo di germi o batteri perché è genetica. In Italia è diffusa principalmente nel delta del Po, in Ciociaria, Sardegna e Sicilia, ma si sta diffondendo in molte altre regioni tra cui Lombardia, Liguria, Piemonte, Calabria, Basilicata e Puglia. Sarebbe indicato eseguire un semplice esame di controllo all’età di 11 anni.