Laghi, pozzanghere, corsi fluviali, stagni e paludi rappresentano l’habitat naturale ideale per lo sviluppo e la colonizzazione degli Anfibi, un gruppo di Vertebrati che preferisce zone estremamente umide, a differenza di un altro raggruppamento sistematico, i Rettili (lucertole, serpenti, coccodrilli) amanti di climi caldi e secchi.Gli Anfibi sono composti da:
- Anuri, privi di coda (rane e rospi);
- Urodeli, con la coda (salamandre e tritoni);
- Gimnofioni, anfibi che vivono nel terreno e privi di zampe.
Il rospo non è il maschio della rana: ci sono rospi maschio e femmina, e rane maschio e femmina. Rappresentano due gruppi molto diversi: la differenza sta nella presenza di tubercoli sulla superficie corporea dei rospi, mentre nelle rane la pelle risulta abbastanza liscia, priva di tubercoli o altre forme.
Il termine Anfibio si riferisce alla “doppia vita” che questi animali conducono: la maggior parte vive sulla terraferma e si riproduce in ambiente acquatico. Nelle rane è famoso l’amplesso, che il maschio utilizza per cingere posteriormente la femmina con le zampe, prima dell’accoppiamento.
Particolare è la respirazione: negli adulti avviene sia tramite i polmoni che attraverso la cute (respirazione cutanea), nei girini tramite le branchie. Sono provvisti di un sacco sonoro che emette suoni durante la stagione riproduttiva.
Solamente negli Anfibi notiamo la presenza di uno stadio larvale caratteristico: il girino. Nelle salamandre e nei tritoni è munito di vistose branchie esterne. Le uova contenenti i girini vengono deposte in acqua: laghi, stagni etc… Un Anfibio caratteristico è la raganella, la quale presenta ventose sulle dita delle zampe che le permettono di aderire su superfici lisce, come ad esempio il vetro.