La notizia arriva direttamente dalla NASA. L’ente aerospaziale americano sta monitorando costantemente le condizioni dei due poli della Terra e, periodicamente, emette dei bollettini che in questo caso danno un briciolo di speranza pur nel contesto di una situazione drammatica.
I dati raccolti fanno parte di un’operazione di controllo attraverso rilevazioni aeree chiamata “IceBridge”, la stessa che ha confermato le recenti allarmanti condizioni della barriera di ghiaccio che si sta estinguendo nella parte nord-occidentale dell’Antartide.
Una notizia tra quelle comunicate è però abbastanza confortante, e si tratta della constatazione che la temperatura in entrambi

i poli sta scendendo. È tranquillizzante saperlo perché un ulteriore aumento avrebbe significato un massiccio riversamento di acqua negli oceani il cui livello sta crescendo mettendo a repentaglio tutto l’ambiente, sia perché contribuirebbe ad alzare la temperatura globale media del pianeta, e sappiamo che abbiamo pochi gradi di margine prima di una catastrofe, e anche perché si prevede che entro qualche decennio molte città sulle coste possano essere in pericolo di restare sommerse.
Ma se da una parte abbiamo questa consolazione, immediatamente balza agli occhi un dato in controtendenza a questa speranza, ovvero la conferma che la barriera di ghiacci che in alcune zone geografiche del polo sud sta trattenendo l’acqua, sta proseguendo il suo restringimento.
La NASA fa sapere infatti che dal 2009 a oggi l’altezza dei ghiacciai Green ed Hektoria si è abbassata di ben 150 metri. Sono gli stessi ghiacci che fanno parte della piattaforma di ghiaccio Larsen B che nel 2002 era rovinosamente crollata. A fronte di queste notizie il diminuire della temperatura costituisce una vera e propria ancora di salvezza che alimenta le speranze della comunità scientifica.
Dalla NASA fanno sapere che l’analisi relative ai dati raccolti per l’Artico devono essere ancora attentamente valutate.
Una nuova piccola Era glaciale è stata già prevista da tanti scienziati ed hanno ragione, e allora perchè si stanno disciogliendo i ghiacciai?
Si ipotizza che la crosta terrestre stia diventando cocente a cagione della risalita di lava fluida dalle profondità e li sgancia dalla sua base riattivando una nuova piccola deriva dei continenti, infatti gli appennini italiani sono in fase di distensione, si tanno abbassando e distorcendo, come anche la zona del Tibet.
Probabilmente nel futuro assisteremo al risveglio anche dei grandi vulcani atavici dati per morti o ancora sconosciuti sia nelle profondità degli oceani sia in superficie, e i Campi Flegrei genereranno nuovamente le salse mobili?
😉