Buchi bianchi, la fisica speculativa
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In altre parole e in diversi frangenti si potrebbe dire: “Ci marciano …”, ma trattandosi di scienza i buchi bianchi rientrano in quel numero di ipotesi, che sebbene molto speculative e improbabili uno scienziato non può né deve trascurare. In effetti i buchi bianchi rappresentano qualcosa che non è stato osservato, non è stato dimostrato e neppure ne sono state rilevate le conseguenze fisiche che la sua presenza dovrebbe creare.

Ma allora perché la cosmologia si interessa di questi (è il caso di dirlo) fantomatici buchi bianchi? Ebbene a ipotizzarne l’esistenza fu addirittura l’immancabile Albert Einstein, il quale insieme al collega Nathan Rosen, e partendo dal principio della simmetria rispetto al tempo delle leggi della fisica, pensò che se esiste il buco nero, che come abbiamo visto nel nostro precedente articolo, attira a sé e trattiene tutti i corpi che gravitano nelle sue vicinanze, deve necessariamente esistere un buco bianco che, al contrario, espelle tutto quanto esso contiene.

Rappresentazione immaginaria di cunicolo spazio-temporale tra buco bianco e buco nero.
Rappresentazione immaginaria di cunicolo spazio-temporale tra buco bianco e buco nero.

Una prima spiegazione logica è comunque stata fornita. Espellendo violentemente tutto quanto l’ipotetico buco bianco avrebbe al suo interno, tra i vari corpi ci sarebbero anche i fotoni, e la quantità di luce enorme che ne deriverebbe darebbe al “buco” un colore bianchissimo.

Detto questo però è onesto riferire che tutto quanto fin qui enunciato è rimasto a livello di puro esercizio mentale. Sono stati fatti molti calcoli per determinare le condizioni che teoricamente si creerebbero attorno ad un oggetto celeste di tale tipo, che essendo antitetico al buco nero non lascerebbe entrare nulla al suo interno, ma consentirebbe solo l’uscita. Questi calcoli hanno portato finora verso un’unica soluzione: il buco bianco dovrebbe trasformarsi immediatamente in buco nero!

Un’ipotesi molto suggestiva che invece gli scienziati non hanno ancora bocciato prende in considerazione il fatto che i buchi bianchi possano essere un estremo di un cunicolo spazio-temporale che all’altro estremo abbia un buco nero. Questa teoria, sebbene non risolva i problemi derivanti dalla prova dell’esistenza stessa dei buchi bianchi, concorderebbe con quelle degli studiosi che sostengono la possibilità di “scorciatoie” spaziali o addirittura porte tra diversi universi.

Si tratta sicuramente di un argomento molto interessante che non mancherà comunque di avere futuri sviluppi.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger presso Search On Media Group. Fondatore di questo blog.

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