Allarme dal primo studio effettuato su tutti i parametri di sopravvivenza
Una equipe di scienziati ha effettuato uno studio per verificare la situazione relativa ai 9 parametri di sopravvivenza del nostro pianeta, e i risultati sono allarmanti.
Nel 2009 sono stati individuati 9 marker per controllare lo stato di salute della Terra, ovvero: cambiamenti climatici, integrità della biosfera e biodiversità, uso del suolo, acqua dolce, flussi biogeochimici e le “entità nuove”, fra cui la plastica e altri inquinanti e gli OGM, acidificazione degli oceani, aerosol atmosferici, ozono stratosferico.
Secondo quanto ha pubblicato Science Advance (Richardson epreoccupantit al 2023, Science Advances 13 Sep 2023, Vol 9, Issue 37) i primi 6 parametri elencati sono ormai fuori dai limiti di sicurezza, mentre i restanti tre sono sottoposti ad una pressione che li porterebbe a breve, o potrebbero già essere, alla soglia di pericolo.
È una rivelazione molto preoccupante, in quanto siamo ormai oltre i limiti di resistenza (ovvero della speranza di mantenere lo status di equilibrio planetario), ma stiamo compromettendo anche la possibilità di resilienza, e quindi di tornare indietro.
Questo significa che la sopravvivenza dell’Uomo e il suo ambiente naturale potrebbero soffrire effetti catastrofici e irreversibili.
È il primo studio che comprende un check-up completo di tutti e 9 i confini sopportabili dal pianeta, e come già affermato, gli esiti sono preoccupanti per la vita.
Il commento del ricercatore e coautore dello studio, Johan Rockström, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK) e professore di scienze ambientali presso lo Stockholm Resilience Center dell’Università di Stoccolma non è stato rassicurante: «Questo aggiornamento sui confini planetari descrive chiaramente un paziente che non sta bene, con la pressione sul pianeta aumenta e i confini vitali vengono violati. Non sappiamo per quanto tempo potremo continuare a oltrepassare questi limiti fondamentali prima che pressioni combinate portino a cambiamenti e danni irreversibili”».
Il ricercatore ha aggiunto: «La scienza e il mondo in generale sono davvero preoccupati per tutti gli eventi climatici estremi …. Ma ciò che ci preoccupa, ancora di più, sono i crescenti segnali di diminuzione della resilienza planetaria, manifestata dalla violazione dei confini planetari, che ci avvicina a punti critici e chiude la finestra per avere qualche possibilità di mantenere il limite climatico planetario di 1,5°C».
La ricerca è stata riportata in Italia dai maggiori canali di informazione scientifica, tra cui, fra gli altri da LeScienze.it (edizione italiana di Scientific American) e ilmeteo.net che non hanno minimizzato i rischi.