Dobbiamo sforzarci ad assecondare le loro soste
Da millenni il cane è il migliore amico dell’uomo, e tutti conosciamo la loro dedizione e fedeltà. Vediamo allora di entrare un po’ più in profondità nel loro «mondo», a cominciare dal capire come vedono e dunque come percepiscono la realtà
La retina dei cani possiede due tipi di recettori del colore (coni), invece dei tre di cui è dotato l’uomo. Ciò consente loro di percepire esclusivamente il colore giallo e il colore blu, ma non il rosso e neppure il verde. Rispetto all’uomo, inoltre, i cano hanno una visione che risulta dal 20 al 75% più sfocata, benché riescano a vedere distintamente sia di notte che di giorno
I nostri amici dispongono infatti di un maggior numero di bastoncelli, ovvero le cellule che consentono una migliore visione notturna.
La struttura del loro occhio è unica (tapetum lucidum), e consiste in una membrana a specchio capace di percepire una luce fino a sei volte meno luminosa di quella che possiamo distinguere noi.
Ma il loro vero «super-potere» è l’olfatto, che risulta addirittura da 10.000 a 100.000 volte superiore rispetto a quello umano e consente loro di captare gli odori fino a circa 20 km. di distanza. Ciò è dovuto al bulbo olfattivo che nel cervello del cane è collegato direttamente al lobo occipitale.
Si consideri però che il lobo occipitale è quello che elabora la vista, e questa particolarità non è mai stata osservata in alcun altra specie. Ne risulta che l’olfatto è collegato alla vista dei cani in un modo molto stretto.
Dobbiamo dedurre dunque che quando i nostri cani si soffermano a odorare qualcosa durante la passeggiata, dobbiamo lasciarli fare, in quanto ciò è indispensabile affinché abbiano una corretta visione di ciò che li circonda.
Per maggiori specifichesi può leggere l’articolo apparso su ScientificAmerican.com.
Foto da Wikipedia