Un articolo apparso su Curiosone ci dà lo spunto per scegliere 5 nozioni importanti per chi ama consumare pesce e frutti di mare.
5° posto: Il pesce crudo che mangiamo è decongelato.
Una normativa adottata per impedire la diffusione di Anisakis (parassita che buca l’intestino e causa peritonite) impone che il pesce servito nei ristoranti debba essere congelato per almeno 3 giorni oppure cotto. Il pesce servito “crudo” non è mai quindi fresco.
4° posto: La linea nera dei gamberetti.
Quella linea nera che appare quando “puliamo” i gamberetti è il loro intestino, pieno di… Quello che possiamo immaginare. Non fa male ma… Siete avvertiti.
3° posto: Pesci diversi? No, sono uguali.
Che differenza c’è tra acciughe e alici, oppure tra spigola e branzino? Nessuna sono nomi diversi per i due identici pesci. Inutile quindi sostenere che il branzino sia migliore della spigola, o viceversa. La stessa cosa vale per baccalà e stoccafisso: è lo stesso pesce ma lavorato e preparato in modi diversi.
2° posto: Il Surimi NON è polpa di granchio.
Ci confonde l’aspetto e anche il gusto, ma il Surimi non è, come potremmo credere, polpa di granchio, ma merluzzo arrotolato.
1° posto: Aragoste e astici provano dolore.
È stato provato che quando si uccidono aragoste e astici gettandoli nell’acqua bollente provano dolore.
Per finire una raccomandazione: proprio per prevenire la trasmissione di Anisakis si consiglia di consumare sempre pesce cotto o congelato per almeno 3 giorni.