email stress
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La frustrazione, l’ansia, l’insoddisfazione generata da una email attesa che non arriva, o dalla valanga di email da leggere ha destato la curiosità di Jocelyn K.Glei, una scrittrice americana che, come riportato da Focus, ha affrontato il tema dello stress generato dalle email in chiave scientifica, spiegandoci il perché di tutto questo, ma anche i modi per porvi rimedio.

La scrittrice parte da uno studio di psicologia del 193, che dimostra la motivazione dei topi da premi casuali piuttosto che da premi a scadenza fissa, che regge il confronto con il nostro uso della casella di posta, che ci rende dipendenti da quel qualcosa di bello che è possibile trovarci ogni tanto.

Anche il rilascio di dopamina, conseguente alla felicità di raggiungere l’obiettivo di leggere, rispondere e cancellare le email può renderci dipendenti. Tuttavia, le email arrivano di continuo ed è impossibile svuotare completamente la casella di posta e la ricerca di felicità ci spinge a continuare a leggere e a cancellare.

Un’altra dipendenza nasce dall’obbligo morale di rispondere alle email, ma anche questo genera ansia e stress.

Jocelyn Glei ci suggerisce di porci l’obiettivo di controllare la casella di posta solo ad orari stabiliti e non di continuo.

Tom Hsieh, CEO di Zappos.com, propone il suo stratagemma per non stressarsi: rispondere a tutte le email il giorno successivo, così da sapere a quante email rispondere senza controllare assiduamente la casella di posta. Geniale, no?

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger. Fondatore di questo blog.

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