In un mondo che guarda verso un futuro ecologico e sostenibile, ho voluto creare questo post per capire il reale consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili e la percentuale di raccolta differenziata in Italia.
Da questo grafico fatto dal Ministero dello Sviluppo Economico si può notare come nelle regioni italiane si è verificato dal 2005 al 2013 un costante aumento del consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Le prime 3 posizioni sono occupate da Molise, Calabria e Basilicata. Sull’asse x sono riportate le regioni, sull’asse y il consumo di energia in percentuale rispetto a tutta quella consumata dalla regione.
Anche l’ISTAT ha presentato i dati sul consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia, che è in aumento dal 2002 al 2012: l’asse x è contrassegnato dagli anni, quello y dalla percentuale di consumo di energia rispetto a tutta quella consumata in Italia.
Sempre l’ISTAT ha raccolto i dati sulla raccolta differenziata nei comuni capoluogo di provincia, che sono risultati in forte aumento dal 2001 al 2011. Sull’ascissa sono riportati gli anni, sull’ordinata i chilogrammi di consumo di rifiuti per abitante.
Infine, ancora l’ISTAT ha elaborato i dati relativi alla produzione di energia da fonti rinnovabili dal 1994 al 2012, che mostrano un trend positivo dell’eolico, del fotovoltaico, della geotermia, di biomasse e rifiuti, mentre si è registrata una diminuzione dell’energia idroelettrica. Il grafico presenta l’asse x composto dagli anni e quello y dalla produzione lorda di energia elettrica da fonti rinnovabili in milioni di KWh.
Sì, è vero che in Italia la produzione e il consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili è in forte aumento. Tuttavia, rispetto ad altri Paesi siamo il fanalino di coda. Il nostro Governo dovrebbe puntare ad un maggiore investimento nello sviluppo sostenibile se vogliamo rispettare veramente la Natura.
Secondo voi, siamo ad un buon punto?