Come tutti sappiamo, l’emergenza climatica è divenuta una priorità urgentissima. I messaggi degli scienziati vanno tutti nella direzione del cambiamento di rotta radicale nella produzione di energia, in modo da invertire la crescita di CO2 nell’aria, nel tentativo di limitare l’aumento della temperatura del pianeta.
Gli sforzi vengono quindi canalizzati nella realizzazione di impianti solari o eolici, che dovrebbero provvedere al fabbisogno mondiale senza guastare i meccanismi della natura. Per ottimizzare lo sfruttamento del vento è tendenza attuale concentrarsi sull’eolico offshore, ovvero quegli impianti che vengono installati al largo delle coste per percepire meglio le correnti.
In questo senso una notizia confortante ci arriva dalla Germania, paese dove è stato registrato il maggiore investimento nel
corso del 2015 in questo sistema. In Europa sono 11 i Paesi che hanno realizzato impianti eolici offshore, sfruttando il calo di costi che si è manifestato negli ultimi tempi per le acquisizioni necessarie.
In questa speciale graduatoria di merito, purtroppo, l’Italia è completamente assente!
Anche dal punto di vista economico la ricerca e la realizzazione di impianti ad energia rinnovabile costituiscono una grande occasione. Nello specifico è la Germania che in questo settore fa la parte del leone con Siemens e Senvion che insieme raggiungono il 70,9% della produzione, seguita dalla Danimarca (MHI Vestas, 18,5%). Questi dati sono stati diffusi anche dall’agenzia ANSA sul suo portale.
Si spera che gli impianti eolici crescano in numero e potenza nel corso del 2016.