I più recenti studi hanno smentito la convinzione diffusa che “farsi” le canne non sia troppo pericoloso. Riprendendo un articolo apparso su Focus che a sua volta cita studi clinici e rilevazioni statistiche, i rischi che si corrono col fumare sostanze come cannabis o similari è deleterio al punto che non esiste un livello di consumo da considerarsi innocuo.
I giovani che fumano spinelli sono esposti da adulti al consumo di droghe pesanti e sarebbero maggiormente predisposti addirittura al suicidio, avverte The Lancet Psychiatry.
Ricercatori australiani e neozelandesi hanno notato che i giovani di età inferiore ai 17 anni che
fanno un uso quotidiano di marijuana hanno minori probabilità di arrivare al diploma, e da adulti incorrono nei rischi sopra citati.
Si è anche pensato che l’assunzione di droghe e il “fumo” possano essere la conseguenza e non la causa dei problemi accertati sugli adolescenti e sul loro evolversi, ma altri ricercatori hanno confermato i dati anche escludendo dagli studi una cinquantina di fattori “confondenti”.
Il dibattito è ancora in corso ma l’evoluzione delle ricerche ha evidenziato comunque una concausalità tra stati depressivi, inefficienza mentale e assunzione di droghe. A ciò va aggiunto anche quanto sostenuto dai ricercatori circa gli effetti biochimici sul cervello che anche la “sola” marijuana può causare.