ginseng
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Da quando lo abbiamo “incontrato” al bar circa 20 anni fa, il ginseng ha visto il suo successo progredire e lo sviluppo di altre sue forme. Adesso, infatti, il ginseng non è più solo un caffè, ma anche un integratore in pastiglie, un decotto, una tintura e altro ancora. Molti sostengono che abbia proprietà energetiche, faccia bene alla circolazione, alzi le difese immunitarie e che sia persino un potente afrodisiaco.

Ma cos’è il ginseng? Si tratta di una radice (rara e cara come l’oro) della pianta del genere Panax e coltivata in Cina, Corea, Siberia, Stati Uniti, ed è rara perché per le radici di maggiore qualità bisogna aspettare sei anni, e una volta raccolta bisogna lasciar riposare il terreno per altri sei anni. Questo spiega anche perché questa radice è così cara. Infatti, il ginseng puro costa fino a 900 euro al chilo. La notizia è riportata da National Geographic Italia.

Il ginseng è disponibile in varie forme, ad esempio come caffè: quello prodotto in Italia ha del ginseng però solo gli aromi e vi viene aggiunto il caramello. Anche in quello importato dall’Asia non c’è mai più dell’1% di ginseng, quindi difficilmente possiamo beneficiare delle proprietà del ginseng bevendo il caffè al ginseng al bar.

Possiamo trovare in commercio anche gli integratori, acquistati dalle aziende italiane già pronti o prodotti dalle stesse a partire da radici fresche o secche. La qualità degli integratori dipende dalle concentrazioni di ginseng presenti nel prodotto, come spiega Maurizio Biaggi, presidente di Anfe (Associazione nazionale farmacisti erboristi).

Le radici sono color ocra dorata, ma in commercio si trovano spesso prodotti a base di ginseng rosso, che altro non è che la stessa radice trattata con il vapore: questo trattamento aumenta ulteriormente il prezzo, ma elimina le tossine presenti, rendendolo utilizzabile anche da anziani e bambini.

Il ginseng coreano è tuttora quello di maggiore qualità per la varietà dei ginsenoidi, i principi attivi dai quali si suppone che scaturiscano le sue proprietà, ma secondo Biaggi per la sua efficacia sarebbe più utile l’uso dell’intera pianta piuttosto che la radice, a differenza dell’ approccio medico che porta a pensare solo al principio attivo.

Ma quali sono le preziose proprietà del ginseng?

In molti paesi asiatici viene considerato un farmaco naturale, ma ciò non è confermato da studi scientifici.

Quel che è certo è che il ginseng migliora il rendimento delle cellule nella trasmissione degli impulsi tra sistema nervoso e sistema muscolare secondo Biaggi, e da qui il ginseng perciò comporta maggiore capacità di adattamento agli stress, meno stanchezza e più produttività.

Per questo bisogna evitare di assumere ginseng se si sta assumendo già un farmaco che agisce sul sistema nervoso, e soprattutto, prima di prendere ginseng bisognerebbe ristabilire un ritmo sonno-veglia adeguato e limitare gli stress.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger.

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