È inconfondibile, e tutti lo conosciamo e apprezziamo o meno a seconda del luogo o dell’intensità, perché ci evoca vacanze e la rilassatezza oppure perché lo avvertiamo troppo pungente e anche un poco fastidioso. Forse però non ci siamo mai chiesti cosa determini nel mare quel caratteristico odore che lo contraddistingue. Vediamolo insieme aiutandoci anche con un articolo apparso su Focus.
Non si tratta di un singolo fattore ma dell’interazione di almeno tre tipi di molecole, che insieme
danno quella sensazione olfattiva di frizzante e salato, con retrogusto di alghe e spesso anche di zolfo. Riguardo all’odore di alghe, il responsabile è il solfuro di metilene, che viene prodotto negli oceani dai batteri durante la loro digestione del fitoplancton.
L’odore delle alghe secche è invece provocato da un fattore abbastanza suggestivo: si tratta dei resti dei rapporti sessuali ittici, ovvero dei dictioptereni, ovvero dei feromoni sessuali emessi dalle alghe femmine per attrarre i maschi.
A ricordarci infine il sapore di crostacei e molluschi sono i bromofenoli. I pesci marini, cibandosi dei bromofenoli contenuti nei vermicelli e in altri organismi che vivono nei fondali, assumono questo particolare odore.
Cosa ne pensate?