Imparare a distinguere le «bufale»: grande successo per il corso universitario all'Università della California
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Il sovraccarico di false teorie rischia di compromettere la ricerca

Il fisico Saul Perlmutter, lo psicologo Rob MacCoun e il filosofo John Campbell hanno già da tempo collaborato per avviare all’Università della California, a Berkeley, un corso specifico sulla formazione degli scienziati. I tre hanno scritto il libro: «Third Millennium Thinking: Creation Sense in a World of Nonsense» (Pensiero del terzo millennio: Creare un senso in un Mondo di Nonsenso)

Il corso ha avuto un grande successo è ha prodotto numerose derivazioni in altre istituzioni e scuole.

L’insegnamento ha lo scopo di preparare a difendersi, riconoscere, scoprire e allontanare i numerosi input dati da fake-news, false teorie e notizie diffuse senza la dovuta competenza.

Si è riscontrata infatti una pericolosa diffusione di informazioni che non rispecchiano la realtà scientifica e spesso vanificano nell’opinione popolare gli sforzi della ricerca seria. Si formano pregiudizi cognitivi e convinzioni che non hanno alcun senso logico o scientifico, spesso introdotte in circuito mediale da persone non preparate a trattare gli argomenti e chiaramente in contrasto con le discipline scientifiche e la realtà.

Generalmente queste false notizie e convinzioni abbracciano campi importanti quali pandemie, cambiamento climatico, regolamentazione della Intelligenza Artificiale, e altro ancora.

Oltre a creare false teorie e diffondere opinioni chiaramente errate, questo massiccio flusso di informazione crea difficoltà nella gente a distinguere ciò che è reale, ma anche ciò che è vitale da quanto invece è falso o banale.

A questo proposito Campbell ha dichiarato: «La scienza dovrebbe essere un facilitatore del potere individuale, non una minaccia alla libertà. Il pensiero del terzo millennio mira a raggiungere questo obiettivo, consentendo a quante più persone possibile di acquisire potere, di emanciparsi, utilizzando il pensiero scientifico».

ScientificAmerican.com ha diffuso una nota a firma Lee Billings ai suoi abbonati a questo servizio, dedicando anche un articolo all’argomento.

A chiusura della nota, Billings aggiunge l’elenco delle tre abitudini mentali a cui deve adeguarsi uno scienziato:

  1. Riconoscere le incertezze nelle proprie convinzioni
  2. Essere curioso e umile su ciò che non si conosce
  3. Interagire con chi ha convinzioni diverse

Foto da Wikipedia

 
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Di Enrico Cannoletta

Amante della natura e della Sampdoria.

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