Potranno interferire con satelliti, linee elettriche e aurore
Il sole si sta avvicinando al picco del suo ciclo di attività magnetica che dura 11 anni, e incombe il rischio che le tempeste solari assumano nei prossimi 6 mesi, un’intensità notevole. Lo riferisce ScientificAmerican.com in un articolo.
In questa fase la nostra stella produce un numero maggiore di macchie solari, brillamenti e espulsioni di massa coronale (CME). Il comunicatore scientifico e astronomo Phil Plait ha avvertito che gli ultimi due brillamenti verificati sono stati particolarmente potenti, e ha aggiunto che non siamo preparati a eventi di questo tipo.
Le conseguenze possono danneggiare i satelliti artificiali che orbitano attorno alla Terra e le CME potrebbero spingere verso i poli terrestri una grande massa di elettroni che causerebbero forti interferenze elettriche sul pianeta, le quali sarebbero in grado di sopraffare le nostre reti elettriche. Si potrebbero verificare anche degli effetti «aurora».
Il Sole genera localmente e periodicamente molti campi magnetici che interferiscono in linee di campo aggrovigliate che innescano a cascata fenomeni elettromagnetici. In questa particolare condizione le cariche assumono carattere esplosivo pari, secondo Plait alla potenza di milioni di bombe termonucleari.
Ora la «palla» passa ai governi nazionali, i quali devono attivarsi per garantire il rafforzamento delle reti elettriche e pensare forse a una decentralizzazione.
Foto da Wikipedia: CME solare. Fonte NASA