L’avvento di Internet ha sconvolto gli usi e costumi della nostra società. Ci affidiamo alla rete per un’infinità di cose, che spaziano dall’effimero fino ad arrivare agli aspetti più importanti della nostra vita. E Internet sarà sempre più determinante visti gli sviluppi che si annunciano nel campo dell’automazione.
Insieme all’importanza che la rete assume per gli aspetti sociali e personali, si riscontra anche un cambiamento dell’approccio che ognuno di noi ha nei confronti dell’informazione. Focus ha indagato quindi sul livello di attenzione che raggiungiamo con le notizie apprese attraverso la rete.
Ne è emerso un risultato molto interessante che evidenzia non solo la durata del periodo di attenzione rivolto ad una notizia, ma anche i risvolti emotivi e geografici. Il sociologo computazionale Taha Yasseri, ha preso come campione il comportamento degli utenti della rete in relazione al disastro del volo Germanwings 9525, che si schiantò contro le Alpi francesi per la volontà suicida del pilota.
Dall’analisi del numero delle pagine visitate su Wikipedia, si è registrato un picco entro pochi giorni dall’accaduto, e una successiva discesa repentina una settimana dopo. Questo andamento ha fatto capire che l’attenzione per una notizia, anche se clamorosa, decade in circa una settimana.
Si è quindi proceduto a creare un algoritmo che calcolasse le reazioni di fronte ad alcuni tra i maggiori disastri aerei suddividendo le notizie date in inglese e in spagnolo. Ciò ha potuto permettere di scoprire che l’interesse non è eccessivo se il disastro causa meno di 50 vittime, e che gli utenti di lingua inglese sono interessati agli incidenti avvenuti in Europa e Nord America, mentre quelli di lingua spagnola si dedicano a quelli che coinvolgono il Sud America. Insomma una spiccata predisposizione ad occuparsi del proprio orticello.
Quello che invece accomuna tutti è la durata della suggestione, per la quale viene confermata la media di circa una settimana già dedotta in fase sperimentale.