L’igiene è importante. Non è una novità e lo sappiamo tutti. Ma forse non tutti pensano a quanto sia fondamentale e a quanto sia semplice, anche con piccoli accorgimenti ed elementari abitudini, favorire una maggiore igiene generale e personale.
Una delle cose più importanti, sembrerà strano, ma è relativa ad un’azione che compiamo sistematicamente più volte al giorno: lavarsi le mani.
Non tutti sono al corrente che esiste una “Giornata mondiale della pulizia delle mani” promossa dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e che ricorre il 5 maggio, a dimostrare quanto la comunità scientifica tenga in considerazione questa operazione.
È stato rilevato, osservando ai raggi UV (ultravioletti) le mani di alcuni soggetti, dopo le operazioni di lavaggio, che persisteva una quantità enorme di microbi che avrebbero dovuto essere rimossi. Si calcola che lavando correttamente le mani si può arrivare a diminuire fino al 40% la mortalità per diarrea, e del 23% l’incidenza della polmonite, che sono le due principali cause della mortalità dei bimbi tra 0 e 5 anni.
Chiediamoci quindi se siamo in grado di svolgerla nel modo corretto, anche perché l’OMS ha diramato le istruzioni. Osserviamole insieme con l’ausilio di una tabella pubblicata dalla rivista Focus in un interessantissimo articolo.
Come abbiamo visto si tratta di pochi e semplici gesti, ma forse alcuni di essi ci possono anche apparire nuovi o perlomeno poche volte praticati. Gli studiosi hanno infatti rilevato che molti microbi permangono in determinati punti, che evidentemente trascuriamo.
