Ricco di storia e di significato, il Lilium è anche uno tra i più graditi. Ce lo ha fatto scoprire una rivista diffusa e apprezzata tra le signore: DonnaModerna.com. La testata ha dedicato un articolo proprio al Lilium. Vediamone insieme alcune caratteristiche e curiosità.
Quanti ne esistono?
È utile sapere che ne esistono circa 8.000 specie diverse. Tutte delicate e profumate. Tra queste la più rara delle qualità è quella di colore arancio brunito.
La storia
A favorirne la preferenza è sicuramente il suo aspetto nobile. Greci e romani lo consideravano addirittura un simbolo di divinità. I suoi petali venivano utilizzati da questi popoli per imbottire cuscini. Dai loro fiori ricavavano un olio molto ricercato con cui profumavano l’acqua per il bagno, chiamato oleum susinum. Il nome deriva da Susan che è quello del Lilium in ebraico antico. Le signore che si chiamano Susanna forse ignorano che questa è l’origine del loro nome.
Il Lilium ha goduto di considerazione in tutto l’arco della storia e specialmente nel XIII e XIV secolo. Basti pensare che il Botticelli, dipingendo il famoso trittico in cui la Santa Vergine è circondata da angeli che reggono 8 fiori, pose loro in mano proprio altrettanti Lilium.
Come piantarli e coltivarli
I bulbi dei fiore vanno piantati tra marzo e aprile perché le piogge primaverili ne stimolano la crescita e non ci sono più rischi di gelate. La fioritura avviene a partire da maggio e dura fino a settembre.
Preferiscono il sole, ma sopravvivono anche in zone dove ci sia una leggera ombra.
Vanno coltivati in un terreno a cui occorre aggiungere concime organico. Se posti in vaso fate in modo che la quantità di terreno sia composta da terra e sabbia in parti uguali. I bulbi, ad eccezione del Lilium candidum che va piantato appena sotto la superficie, vanno posti ad una profondità di due o tre volte la loro altezza. Le squame vanno rivolte verso l’alto. Innaffiarli un giorno sì e uno no. Una volta alla settimana usare un fertilizzante ricco di potassio.