La maggior parte delle persone, appena vede un lombrico o appena ne sente solamente parlare, entra in uno stato di ripudio verso questo animaletto. Perché questa sensazione nei confronti di un animale veramente importante nel ruolo che svolge all’interno dell’ambiente che ci circonda?
Il lombrico, Lumbricus terrestris, è un invertebrato, ovvero sprovvisto di un apparato vertebrale al contrario di noi esseri umani. Come tale appartiene al raggruppamento sistematico degli Anellidi, invertebrati terrestri e marini caratterizzati dalla suddivisione del corpo in segmenti uguali tra loro. Il corpo, inoltre, è ricoperto da setole chitinose (costituite da una proteina che prende il nome di chitina).
Non tutti i segmenti, in realtà, sono uguali. Il primo segmento, infatti, è definito prostomio e porta gli organi di senso e le appendici boccali. Il secondo è noto come peristomio ed è privo di setole chitinose. L’ultimo segmento è il pigidio. Tra il peristomio e il pigidio sono presenti tutti gli altri segmenti, uguali tra loro e che portano i parapodi, strutture implicate nel movimento.
Gli Anellidi vengono suddivisi in:
– Oligocheti (lombrichi);
– Irudinei (sanguisughe);
– Policheti.
Oligocheti e Irudinei vengono definiti anche Clitellati per la presenza di un rigonfiamento sul corpo conosciuto come clitello e che viene utilizzato per far aderire due individui durante l’accoppiamento. A proposito, il lombrico è ermafrodita, cioè produce sia i gameti maschili (spermatozoi) sia quelli femminili (cellule uovo) perchè è provvisto sia dell’apparato riproduttore maschile che di quello femminile.
Detto ciò, qual è l’importanza ecologica del lombrico? Bene, il nostro animaletto vive all’interno dei suoli e dei terreni e si nutre di terriccio digerendone le componenti organiche. In pratica, il lombrico è il principale decompositore del suolo: tramite la decomposizione rende i terreni più fertili con produzione di humus.
Per questo articolo meriti applausi scroscianti! Questo essere ha davvero una grandissima importanza, non solo decompone le sostanze humiche, ne fissa anche le componenti alla frazione inorganica e miscela lo strato superficiale aerandolo. Addirittura il compostaggio mediante lombrichi può essere adottato come fonte di reddito, vendendo il vermicompost come concime biologico.
Inoltre i lombrichi possono essere usati nei test di tossicità effettuati sui terreni, valutandone la vitalità, le dimensioni e la fertilità.
grazie mille 🙂
Una domanda, i lombrichi potrebbero vivere in coltura idroponica?
guarda puoi provarci, ma secondo me non dovrebbe sopravvivere…prova veramente se ne hai l’occasione e dimmi come è andata…dipende dal grado di adattamento del lombrico
[…] Chi sono questi Anellidi, i vermi segmentati? Gli Anellida hanno colonizzato, nel corso del loro cammino evolutivo, sia l’ambiente terrestre sia quello acquatico. Un esponente di spicco degli Anellidi che sono distribuiti sulla terraferma è il lombrico. […]