Materia oscura: si rafforza o ha un «alleato»?
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Da rivedere il modello-base sulla materia sconosciuta

Cinquecentomila anni dopo il big-bang l’universo era uniforme, nel senso che presentava esclusivamente minuscole variazioni di energia e materia. La gravità ha però fatto aumentare le differenze creando le galassie e la struttura dell’universo come oggi lo conosciamo.

L’azione della gravità è però ostacolata dalla forza che la materia oscura esercita, limitando così la formazione di strutture ulteriori.

I ricercatori hanno ipotizzato dunque che la materia oscura possa cambiare nel corso del tempo, e che potrebbe addirittura incrementare la propria incisività grazie ad una forza sconosciuta.

Pare infatti che l’aggregazione attuale di materia conosciuta sia inferiore a quanto dovrebbe essere considerando il modello-base finora assunto.

A questo proposito David Weinberg, presidente del dipartimento di astronomia della Ohio State University, ha dichiarato che l’indagine «si inserisce in una serie più ampia di documenti che forse stanno trovando una discrepanza tra il livello di aggregazione della materia nell’universo attuale, rispetto a quello che potremmo prevedere in base a ciò che osserviamo nello sfondo cosmico a microonde. Le implicazioni sono molto profonde perché probabilmente bisognerebbe modificare la teoria della gravità su scala cosmologica per spiegarla»

Per maggiori approfondimenti si può leggere l’articolo apparso su Scientific American.

Nella foto da Wikipedia la mappa tridimensionale della materia oscura elaborata da NASAESA e R. Massey (CALTECH).

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Di Enrico Cannoletta

Amante della natura e della Sampdoria.

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