Ecco la mia prima escursione quando frequentavo l’università di Trieste. La Riserva si affaccia sul Mare Adriatico settentrionale, nel Golfo di Trieste, ad 8 km a nord-ovest della città di Trieste. L’estensione totale della Riserva è di 120 ettari.
La Riserva comprende un’area marino-costiera i cui fondali raggiungono un massimo di 18 metri di profondità. Tra i vari ambienti caratteristici particolare importanza è rivestita dalla zona di marea, dall’ambiente di scogliera e dai fondali sabbiosi e fangosi. La zona compresa tra il limite della bassa e dell’alta marea può essere colonizzata solo da organismi marini adattati a sopravvivere per un certo periodo di tempo fuori dall’acqua.
La zona di marea, il primo ambiente che si incontra spostandosi dalla terraferma verso il largo, è colonizzata da organismi distribuiti secondo una zonazione verticale derivata dal diverso grado di adattamento delle varie specie alle condizioni estreme. Si possono incontrare per esempio i denti di cane (piccoli crostacei che trascorrono quasi l’intera loro esistenza attaccati alle rocce), le cozze, le patelle e le chiocciole di mare .
Negli anfratti umidi, sotto i sassi, si nascondono il porcellino di mare e la pulce di mare (entrambi crostacei), il granchio dalle chele nere ed il granchio dalle chele piatte.
Una grande varietà di pesci frequenta la scogliera. Sotto i quattro metri si incontrano le corvine, che formano anche grossi gruppi di parecchie decine di individui. Tra i predatori all’apice della catena alimentare ci sono le spigole e qualche scorfano.
Appoggiati sulla sabbia o infossate in essa si possono trovare vari Echinodermi (gruppo cui appartengono le stelle di mare): l’oloturia o cetriolo di mare e le ofiure o stelle serpentine. Tra i crostacei, sono numerosi i paguri, che trascinano la pesante conchiglia ricoperta da una tipica spugna di colore arancione. Tra i molluschi vi sono alcuni bivalvi, gasteropodi e cefalopodi.
Da visitare assolutamente.