Lo sapevi che è lo zucchero e non il sale…
L’ipertensione è una delle “malattie” tipiche tra le più pericolose della nostra epoca e si manifesta con l’elevata pressione arteriosa
I dati alterati della pressione sanguigna, diastolica e sistolica, dette comunemente minima e massima, indicano una serie di scompensi che vanno valutati immediatamente. La pressione sistolica, se è elevata può mettere a dura prova la resistenza delle arterie e di altri vasi, arrivando a creare seri problemi come ictus o infarti.
I sintomi secondo Greenme.it sono: mal di testa, affanno, capogiri, dolori al petto, palpitazioni cardiache, ritenzione urinaria, perdite di sangue dal naso, acufene (ronzio nell’orecchio), arrossamento del volto, nervosismo, sudorazioni notturne, vampate di calore, problemi di insonnia, presenza di macchie di sangue negli occhi, vertigini. Ovviamente anche uno o due soli tra essi possono essere indicativi.
Poiché l’ipertensione potrebbe anche non generare sintomi, occorre misurare spesso la pressione arteriosa: una minima superiore a 90 e una massima superiore a 140 devono indurci ad avvertire il nostro medico.
Per tenere sotto controllo l’ipertensione, in alcuni casi ereditaria, occorre: abolire i cibi salati, evitare i piatti surgelati e i cibi in scatola, rinunciare a ketchup e salsa di soia, limitare carni rosse, affettati, cibi sottolio e sottaceti. Tra i formaggi, scegliere prevalentemente quelli magri e mai quelli stagionati.
Sono, invece, “alleati” degli ipertesi i cereali (meglio se integrali), legumi, noci, cioccolato fondente, lupini, pesce, barbabietola rossa, patate viola, frutta e verdura in generale e i prodotti caseari che contengono peptidi bioattivi, come nei formaggi magri.