In Giappone, il numero delle vittime dello tsunami sta crescendo di giorno in giorno: si temono 28 mila tra morti e dispersi. Nessuno, in realtà, verrà mai a conoscenza del numero effettivo. Stessa cosa per i danni e per la contaminazione dovuta al combustibile della centrale nucleare di Fukushima.La scala Ines misura il grado di un incidente nucleare, da 0 (semplice guasto) a 7 (incidente molto grave). Il più disastroso è stato, senza dubbio, l’incidente nucleare di Chernobyl nel 1986, in Unione Sovietica: scala Ines 7. Per Three Mile Island, negli USA, il valore attribuito è stato di 5: furono evacuate 3500 persone. Tanti i danni a cose e persone (si è perso il conto dei contaminati).
La centrale nucleare di Fukushima non è da meno. Inizialmente, le fu attribuito un valore 4 nella scala Ines, ma col passare del tempo la situazione è andata sempre peggiorando e la concentrazione di particelle radioattive è aumentata drasticamente. Fu attribuito un nuovo valore, 5.
Oggi si parla di nuove ricerche e gli studiosi già parlano di un possibile passaggio ad un valore finale di 6 nella scala Ines. L’incidente di Fukushima non potrà mai essere paragonato a quello di Chernobyl in quanto, all’epoca, l’esplosione della centrale portò ad una fuoriuscita di materiale altamente radioattivo, il quale salì nell’alta atmosfera.
Greenpaece, invece, secondo i propri studi, concorda per un aumento del valore a 7: ciò è supportato dal fatto che, a Chernobyl, l’incidente colpì un solo reattore della centrale, mentre, a Fukushima, ha coinvolto quattro reattori. Il livello 7 è scontato, sempre secondo Greenpeace.