Il riscaldamento degli oceani è ormai evidente, come l’aumento della temperatura media sul nostro pianeta. I dati parlano chiaro e descrivono un ambiente che sta cambiando rapidamente sulla Terra. I cambiamenti climatici sono in corso e sono anche registrati. La situazione è stata descritta dall’American Meteorological Society che ha confermato come il 2014 sia stato l’anno più caldo in assoluto.
I cambiamenti climatici sono ormai un dato di fatto e il riscaldamento globale è evidente. L’elevata temperatura degli oceani è sinonimo di tifoni più intensi che nel 2100 avranno un’intensità maggiore del 14%. Questo è quanto emerge da uno studio condotto dall’Università della California nell’Oceano Pacifico.
L’ONU aveva già ammonito i Paesi del mondo nel 2013.
Secondo Greg Johnson del Noaa, l’Amministrazione statunitense oceanica e atmosferica:
“Anche se congelassimo i gas serra ai livelli attuali, il mare continuerebbe a scaldarsi per secoli e millenni e, di conseguenza, il livello del mare continuerebbe ad alzarsi”.
Gli esperti sono convinti che nel 2014 siano aumentati sia la temperatura media degli oceani che il livello medio dei mari, che negli ultimi 20 anni è cresciuto di 3,2 millimetri all’anno. L’anno scorso è si è registrato anche un record della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, raggiungendo 397,2 parti per milione.
Il clima nel mondo, la temperatura sulla Terra, la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera e gli eventi meteo eccezionalmente estremi stanno cambiando rapidamente. E gli Stati? Cosa stanno facendo? Niente… Sono fermi ancora a trovare accordi.
Le isole rischiano veramente di scomparire.
Aveva ragione il defunto presidente del Venezuela, Ugo Chavez, famoso per aver detto che se il clima fosse una banca, gli Stati lo avrebbero già salvato.
Bisogna agire, non parlare.