Vi ricordate il mio articolo sull’estinzione dei dinosauri? Sulla rivista “Le Scienze”, uscita in tutte le edicole a febbraio 2011, hanno pubblicato un articolo riguardante la fossilizzazione.
Sappiamo che, durante il processo di fossilizzazione, il materiale che fossilizza è quello inorganico: ossa, per esempio. Il materiale organico (sangue) si decompone molto facilmente. La fossilizzazione è un processo che dura milioni e milioni di anni. Ma è estremamente raro.
La scoperta riguarda ossa fossilizzate di un Tyrannosaurus rex osservate al microscopio: uno scienziato ha osservato strutture simili a cellule ematiche (del sangue).
Ora gli scienziati dovrebbero riscrivere e ridefinire il processo di fossilizzazione. Questa scoperta è molto importante perché possiamo ricavare molte informazioni aggiuntive sulla vita passata non solo dei dinosauri, ma del nostro stesso pianeta.
Ottenendo una maggiore quantità di informazioni sul sangue o su altri tessuti molli, si può comprendere come sia cambiato un individuo nel tempo ricostruendo la sua storia evolutiva e con quale velocità si è svolto questo processo evolutivo. Gli scienziati saranno in grado di ricostruire il modo in cui i dinosauri e altre creature rispondevano ai cambiamenti ambientali e cosa sia stato a segnare il loro destino.
[…] Periodo geologico che prende il nome di Mesozoico e va da circa 250 milioni di anni fa a circa 65 milioni di anni fa: questo è suddiviso in Triassico, Giurassico e Cretaceo. Questa è l’epoca dei dinosauri. Erano rettili, ovvero corpo ricoperto da squame e a sangue freddo (non riuscivano a mantenere costante la temperatura corporea quando quella ambientale variava; forse l’unico a riuscirci era il Tirannosaro). […]
[…] T-Rex, conosciuto come Tyrannosaurus rex, è stato il dominatore assoluto tra i dinosauri predatori del Cretaceo, circa 65 milioni di anni […]