Inizia l’anno ed è tempo di classifiche. La nostra attenzione cade oggi su quelle che riteniamo le 5 scoperte archeologiche più importanti o comunque più affascinanti dell’anno appena trascorso.
5° posto:
Il sepolcro di un principe celtico
È stata portata alla luce in Francia, nella regione di Champagne, una tomba delle dimensioni di 14 metri, che costudisce i resti di un principe celtico vissuto nel V secolo a.C., e quindi di epoca risalente all’età del ferro. Il dignitario celtico è stato sepolto insieme al suo carro e sono stati rinvenuti numerosi reperti consistenti in armi e altri oggetti.
4° posto:
La tomba di Maia, sorella di Tutankhamon
È quanto è emerso relativamente ad una tomba scoperta nel 1996 a Saqqara, ma aperta al pubblico solo nel 2015. Una delle tesi più accreditate, infatti, ritiene che sia l’eterna dimora della nutrice del più suggestivo tra i faraoni, e che ne possa essere anche la sorella.
3° posto:
La reggia di Servio Tullio
Forse è azzardato pensare che sia la dimora reale di uno dei 7 re di Roma, ma ci sono indizi che lo fanno sperare. È stata infatti scoperta nella vecchia collina del Quirinale una casa patrizia in ottimo stato di conservazione risalente al VI secolo a.C. in Largo Santa Susanna, a Roma, proprio sotto l’ottocentesco Istituto Geologico. La scoperta è ritenuta importantissima anche perché si riteneva che la zona fosse occupata da una necropoli.
2° posto:
Homo Naledi
Lo studio relativo a questo nostro antenato è solo all’inizio, ma i ritrovamenti di oltre 1500 frammenti in un sito archeologico sudafricano hanno entusiasmato la comunità scientifica nel 2013. Nel 2015 Homo Naledi è stato ufficialmente descritto come nuova specie e possiede un misto di caratteristiche tra l’uomo moderno e quello primitivo. Pare possa far ridisegnare il nostro albero genealogico.
1° posto:
La tomba di Nefertiti dietro un passaggio segreto?
Tiene banco ancora Tutankhamon. Ha suscitato scalpore in ambiente archeologico, ma anche nella comunità degli storici la recente dichiarazione del ministro delle Antichità egiziano Mahmoud el Damanti, il quale ha affermato che alcune rilevazioni attraverso il geo-radar hanno rivelato che dietro la parete ovest e quella nord della tomba di Tutankhamon al 90% potrebbero esistere importanti reperti archeologici. La teoria più accreditata riguarderebbe passaggi segreti, nei quali riposerebbe la regina Nefertiti.