Scopri di più sull'alimentazione dello squalo bianco
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Il grande squalo bianco (Carcharodon carcharias) appartiene alla classe dei Condrychtyes, ordine Lamniformes, famiglia Lamnidae.

SISTEMA SENSORIALE

Pochi animali probabilmente possiedono una così ampia gamma di sofisticati meccanismi sensoriali, come gli squali. Una serie di organi sensibilissimi, localizzati sulla testa, sul muso e lungo i fianchi degli squali, agiscono in modo coordinato e consentono di orientarsi, di navigare, di localizzare una preda, di percepire la presenza dei propri simili, di altri animali, di ostacoli, di pericoli, già a grande distanza.

UDITO
Poiché permette agli squali di riconoscere un rumore nell’acqua a chilometri di distanza, l’udito è molto importante per la ricerca del cibo. Il loro udito è sensibile a vibrazioni di bassa frequenza, come quelle emesse in natura da un pesce ferito o dai movimenti disordinati di animali in difficoltà. (Gli animali feriti o in difficoltà sono il cibo “prediletto” dei predatori, semplicemente perché sono facili da catturare.).

OLFATTO

Pochi animali probabilmente possiedono una così ampia gamma di sofisticati meccanismi sensoriali, come gli squali.
L’organo dell’olfatto è molto sviluppato (nel cervello degli squali i lobi olfattivi sono molto grandi) e le narici servono solo a captare gli odori, mentre non sono utilizzate per la respirazione. L’acqua che entra nelle narici percorre un cammino obbligato passando su speciali cellule, che analizzano la presenza di sostanze odorose. Gli squali possono riconoscere la presenza di sostanze alimentari anche molto diluite, come 1 grammo di pesce in una tonnellata d’acqua, o una gocciolina di sangue in mille litri. Per riuscire a capire da quale direzione proviene l’odore, il cervello degli squali confronta le informazioni fornite dalla narice destra con quelle fornite dalla narice sinistra.

LINEA LATERALE

Questo organo è composto da una serie di canalini, disposti lungo i fianchi, contenenti cellule sensoriali (organi neuromasti) che percepiscono ogni minimo movimento dell’acqua intorno al corpo (quindi ha una funzione paragonabile al nostro tatto). L’acqua intorno a uno squalo (o un altro pesce) si muove quando un oggetto o un altro animale si avvicina o si allontana, oppure quando è lo squalo che si avvicina o si allontana rispetto a un oggetto o a un altro animale.

VISTA

Pochi animali probabilmente possiedono una così ampia gamma di sofisticati meccanismi sensoriali, come gli squali.

Chiariamo subito un punto: gli squali non sono ciechi come spesso si sente dire; in ogni caso, anche se la vista non è il loro senso più sviluppato, ci vedono come molti altri animali acquatici. Hanno occhi di solito piuttosto grandi, con il foro della pupilla che può restringersi o allargarsi per lasciare entrare più o meno luce (e in certi squali, come i gattucci, la pupilla è verticale, come nei gatti).

In realtà, anche per quanto riguarda la vista gli squali dimostrano il loro adattamento alla vita che conducono: in mare non serve tanto una vista acutissima, quanto una buona capacità di vedere anche se l’acqua è torbida o se c’è poca luce. E in questa situazione gli squali vedono benissimo. Gli squali (e nessun altro animale) non possono vedere in assenza totale di luce. Certo, possono sfruttare al meglio un’intensità luminosa anche bassissima, ossia hanno una buona vista anche di notte o in profondità (riescono a vedere anche quando la luce ha un’intensità 10 volte minore di quella necessaria per noi).

Possono farlo poiché il fondo dei loro occhi è rivestito di “specchi” che riflettono la scarsa luce delle profondità marine, amplificandola. Gli squali non sono gli unici animali a possedere questa struttura a specchi chiamata tapetum lucidum. Tutti gli animali con buona vista notturna, come i gatti, o i gufi, la possiedono: ecco perché, quando sono illuminati da una luce forte, come il flash di una macchina fotografica o i fari di un’auto, gli occhi dei gatti o dei gufi riflettono la luce proprio come specchi. Gli squali vedono a colori o in bianco e nero.

A volte si vedono squali con gli occhi completamente bianchi: essi hanno una particolare struttura, che si chiama membrana nittitante, che è bianca e può essere distesa a ricoprire completamente gli occhi, proteggendoli nelle situazioni pericolose. In alcune specie, sprovviste di membrana nittitante, gli occhi appaiono bianchi quando vengono rovesciati all’indietro. La membrana nittitante è assente nello squalo bianco.

AMPOLLE DI LORENZINI

Pochi animali probabilmente possiedono una così ampia gamma di sofisticati meccanismi sensoriali, come gli squali.

Sul muso degli squali si vedono tanti forellini, distribuiti intorno alla bocca, alle narici, agli occhi e sopra il capo. Questi pori sono le aperture dei canali della linea laterale e delle ampolle del Lorenzini. L’insieme di questi organi dà la sensibilità elettro-magnetica, che consente di riconoscere i campi elettrici. Poiché tutti gli animali marini producono campi elettrici, gli squali possono individuare le prede anche quando non le vedono. Il senso elettro-magnetico forse serve anche per il riconoscimento intra-specifico e probabilmente è utilizzato durante le lunghe migrazioni transoceaniche, poiché lo squalo “sente” e utilizza il campo magnetico terrestre per orientarsi, proprio come se possedesse una bussola.

La sensibilità elettrica degli squali è la più acuta sinora conosciuta nel regno animale: il palombo è in grado di riconoscere un cambiamento di direzione dell’intensità di 5 miliardesimi di volt per centimetro!

GUSTO
Gli squali possiedono nella bocca e nel faringe papille gustative simili alle nostre, quindi hanno un senso del gusto piuttosto sviluppato.
Alcuni squali, quando “assaggiano” un cibo per loro sgradevole, come il pesce chiamato sogliola di Mosé (Pardachirus marmoratus) o un estratto di cetrioli di mare, lo sputano spalancando la bocca. Su questa reazione si basano gli studi per mettere a punto un repellente anti-squalo per le persone che devono lavorare in acque popolate da squali. Gli squali non possono mangiare qualsiasi cosa: è solo una vecchia leggenda isolana quella che gli squali mangino di tutto, senza mostrare alcuna capacità di discriminazione; al contrario, in fatto di alimentazione gli squali sono molto meno tolleranti di parecchi altri animali, come ratti, gabbiani, cani e gatti randagi, tanto per citarne qualcuno.

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Di aletave

Dottore in Scienze Naturali, copywriter e blogger. Fondatore di questo blog.

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