Un gruppo di ricercatori ha portato alla luce un fossile che, secondo gli esperti, sarebbe l’antenato dei serpenti quando avevano quattro zampe. La scoperta è importante perché spiega bene l’evoluzione di questi animali: si tratta di una specie di transizione che ha tutte le caratteristiche dei suoi discendenti odierni. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Science.
Finora era ancora in campo l’ipotesi che i serpenti derivassero da antichi rettili marini. Il dubbio non era stato finora risolto neppure dalla scoperta, avvenuta alcuni anni fa, di alcuni fossili di animali serpentiformi dotati di due sole zampe.
La nuova scoperta rafforza la tesi che i serpenti derivino da antichi animali terricoli scavatori. Il nuovo fossile, che appartiene a un esemplare giovanile, mostra che Tetrapodophis amplectus aveva molte caratteristiche tipiche dei serpenti, fra cui un corpo molto allungato, un muso corto, una scatola cranica lunga, scaglie, denti ricurvi e una mascella flessibile per ingoiare prede di grandi dimensioni.
Ecco l’evoluzione della vita in un bellissimo video.
L’analisi morfologica delle strutture scheletriche indica che l’animale si spostava già sfruttando i movimenti ondulatori del corpo e che doveva essere adattato a una vita sotterranea. Inoltre, il fossile non mostra la coda lunga e compressa lateralmente tipica degli animali acquatici. E le quattro zampe, corte ma dotate di cinque dita ben sviluppate, non venivano usate per la locomozione, ma per aiutarsi a scavare e per tenere le prede per agevolare l’accoppiamento.